intrigare
Solo in Pg VII 57 non però ch'altra cosa desse briga, / che la notturna tenebra, ad, ir suso; I quella col nonpoder la voglia intriga, dove il verbo, in rima, vale " avviluppare ", " impedire ", " impacciare ", come concordi attestano tutti i commentatori a cominciare dagli antichi, per cui la forma verbale non può essere che un " impedit " (Benvenuto) o, nella puntuale volgarizzazione del Buti: " c cioè impaccia [la tenebra] la volontà e falla negligente, e non curasi di salire a la penitenzia ".