inventario
Rilevazione, enumerazione e descrizione, capo per capo, di oggetti, documenti e/o beni, esistenti in un momento determinato in un dato luogo, o anche l’atto, il registro, il libro in cui i dati e gli elementi ricavati dalle operazioni di i. sono elencati.
I. di gestione (o di funzionamento) è quello che, compilato durante la vita dell’impresa alla fine di ogni periodo amministrativo, rende nota la composizione di un patrimonio, allo scopo di conoscere il reddito prodotto.
Rispetto alla forma, si denominano i. analitico quello che indica ciascuna attività e ogni passività, sia relativa all’impresa, sia a terzi, e i. sintetico quello che espone classi più o meno compendiose di beni nelle loro misure o nel loro valore.
È chiamato i. ordinario d’esercizio, quello formato periodicamente dagli organi amministrativi normali dell’impresa.
L’i. straordinario viene redatto in condizioni anormali dell’impresa, durante l’intervento dell’autorità giudiziaria (i. giudiziale) o in occasione di eventi straordinari nella vita aziendale (furti, liquidazioni, fusioni). Tra questi ultimi si distinguono gli i. di consegna, preparati al momento del passaggio di determinati beni da un responsabile aziendale a un altro.
Rispetto alla procedura di ricognizione, si qualificano l’i. di fatto, compilato a seguito di una ricerca materiale degli elementi del patrimonio, e l’i. contabile, dedotto dalle scritture contabili. Gli i. possono essere stilati attraverso una ricerca fisica dei beni da inventariare, sulla base di documenti contabili. L’operazione fondamentale, e quella che presenta maggiori difficoltà, è la valutazione, cioè la determinazione del valore di ogni bene considerato; si tratta di una fase molto delicata, perché il valore attribuito ai vari elementi del patrimonio dipende dal criterio di valutazione scelto.