invetriato
È usato, con valore attributivo, solo in If XXXIII 128 le 'nvetrïate lagrime, e significa " indurite come vetro " (cfr. visiere di cristallo, v. 98) a causa del freddo intenso, e quindi " ghiacciate " (" lacrymas congelatas frigore super oculis transparentes ad modum vitri ", Benvenuto).
Il verbo ha una sua origine tecnica, dal linguaggio dell'arte vetraria. In modo particolare, il verbo invitreare nel latino volgare (cfr. Du Cange, e P. Sella, Glossario latino italiano, Città del Vaticano 1944), indicava l'operazione di rivestimento vetroso, il verniciare a vetro recipienti che si dissero poi appunto ‛ invetriati '. Non è improbabile che D. avesse in mente un'immagine di questo genere, quasi come strato e crosta di vetro (i duri veli, v. 112) sovrapposta al volto.