invisibile
invisìbile [Der. del lat. invisibilis "non visibile", comp. di in- neg. e visibilis "visibile"] [OTT] [FME] Di cose che appaiono o sono non visibili nella visione a occhio nudo, e precis.: (a) di cose che per la loro piccolezza o per la loro grande distanza danno luogo nell'occhio a immagini retiniche le cui dimensioni lineari sono minori del potere risolutore dell'occhio e che quindi non possono essere percepite dai fotorecettori retinici; (b) di cose che, per essere poco o pochissimo luminose o illuminate danno luogo a un illuminamento retinico al di sotto della soglia di sensibilità; (c) di cose che danno luogo a un illuminamento sensibile soltanto in zone spettrali esterne allo spettro visibile, tipic. nell'infrarosso e nell'ultravioletto. ◆ [OTT] Luce i.: locuz. corrente, ma non propria dell'uso fisico, per indicare una radiazione la cui lunghezza d'onda λ è abbastanza vicina al campo delle radiazioni visibili, ma peraltro esterna a questo, com'è, tipic., per radiazioni nell'infrarosso vicino (λ≥800 nm) e nell'ultravioletto vicino (λ≤400 nm).