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Io sento pianger l'anima nel core

di Vincenzo Pernicone - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Io sento pianger l'anima nel core

Vincenzo Pernicone

. Sonetto (Rime dubbie XII; schema abba abba cde dce) autorevolmente attribuito dalla tradizione manoscritta sia a D. (codici E III 23 della biblioteca dell'Escuriale e apografi, Marciano it. IX 191, Canoniciano 101 della Bodleian Library di Oxford, Laurenziano Rediano 184), sia a Cino da Pistoia (codice Vaticano Lat. 3214 e derivati, codice del Beccadelli). A Cino lo assegnano senz'altro lo Zaccagnini, il Di Benedetto, il Barbi (nell'edizione '21) e, più recentemente, il Marti (Poeti del Dolce stil nuovo, Firenze 1969, 580-581); il De Robertis difende invece una restituzione del sonetto a Dante.

Il tanto valore della donna ha generato un grande sbigottimento nell'anima del poeta, e Amore la rimprovera mostrandole un libro, nel quale il poeta legge tutti que' martiri che condurranno poco a poco l'anima a morte sicura.

Per il Contini, anch'egli incline a riconoscere la paternità ciniana del componimento, questo " è il più bello dei sonetti ‛ paurosi ' incerti " (Rime 247).

Bibl.-G. Zaccagnini, L'autenticità delle rime di Cino da Pistoia secondo le stampe, in " Bull. Stor. Pistoiese " XIV (1912); D. De Robertis, Il canzoniere Escorialense e la tradizione ‛ veneziana ' delle rime dello Stil Novo, in " Giorn. stor. " suppl. n. 27, Torino 1954; Barbi-Pernicone, Rime 682-683.

Vocabolario
soft-core
soft-core 〈sòft kóo〉 locuz. ingl. [comp. di soft «morbido» e core « nòcciolo»], usata in ital. come agg. – Nel linguaggio giornalistico, detto di spettacolo o pubblicazione pornografica in cui il realismo della rappresentazione è piuttosto...
còre-
core- còre- [dal gr. κόρη «pupilla»]. – Primo elemento di parole composte della terminologia medica, di formazione moderna (come corectopìa, corelisi, ecc.), che significa «pupilla» o indica comunque relazione con la pupilla. In alcuni...
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