PANAGIOTOPULOS (gr. Παναγιωτόπουλος), Ioánnis
Scrittore greco, nato a Etolikón (Missolungi) il 23 ottobre 1901; laureatosi in lettere ad Atene (1923) e ivi, dal 1938, direttore di un liceo da lui fondato. È autore di eleganti liriche, aperte dal 1938 a esperienze surrealistiche, e di prose: soprattutto rilevante la sua attività di critico, iniziatasi nel 1921 con un saggio sul Palamás.
Opere di poesia: Τὸ βιβλίο τῆς Μιράντας ("Il libro di Miranda", Atene 1924); Λυρικὰ σχέδια ("Abbozzi lirici", 1933); 'Αλκυόνη ("Alcione", 1950); ‛Ο κύκλος τῶν ζωδίων ("Il ciclo dello zodiaco", 1952). Romanzi: 'Αστροϕεγγιά ("Luce di stelle", 1945); Χαμοζωή ("Vita umile", 1946); Αἰχμάλωτοι ("Prigionieri", 1951); Τὰ ἑϕτὰ κοιμισμένα παιδιὰ ("I sette fanciulli dormenti", 1956); raccolte di novelle: Τὸ δαχτυλίδι μὲ τὰ παραμύϑια ("L'anellino delle favole", 1957); 'Ανϑρώπινη δίψα ("Uomini assetati", 1959).
I saggi di critica letteraria sono riuniti nelle serie Τὰ πρόσωπα καὶ τὰ κείμενα ("Le persone e le opere"), I, Atene 1943; II, 1943; III, 1944 (dedicato interamente a Palamás); IV, 1946 (dedicato a Caváfis); V, 1949; VI, 1955. Ha scritto anche impressioni di viaggio dalla Grecia, dall'Egitto (Εκαραβαῖος ὁ ἱερός "Scarabeo sacro", 1950), dalla Turchia, dalla Cina (‛Ο κόσμος τῆς Κίνας "Il mondo della Cina", 1961), dall'Italia e da altre parti d'Europa.
Bibl.: B. Lavagnini, Arodafnusa, Atene 1957, pp. 281-93; M. Vitti, Poesia greca del Novecento, Parma 1957, pp. 70-1, 248-63.