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MAGNUS, Iohannes

di Sture Bolin - Enciclopedia Italiana (1934)
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MAGNUS, Iohannes (latinizzato da Månsson Jöns)

Sture Bolin

Arcivescovo e storico svedese, nato a Linköping il 19 marzo 1488, morto a Roma il 22 marzo 1544. Studiò in Germania, in Francia e in Italia; fu per qualche tempo agente diplomatico del governatore di Svezia, Sten Sture (il giovane), presso la curia pontificia. Nel 1523 tornò in Svezia per incarico papale. Accolto con benevolenza dal nuovo re Gustavo I, fu eletto arcivescovo al posto dell'esiliato Gustavo Trolle. Ma solo nel 1533 questa sua elezione fu riconosciuta dal papa, quando le cose già erano mutate in Svezia: Gustavo I si era volto al protestantesimo. Così, dopo che M., andato in Polonia per un'importante missione politica, non ottemperò all'ordine del re di ritornare, fu nominato un nuovo arcivescovo protestante a Upsala. M. passò i suoi ultimi anni a Roma, ed è sepolto in S. Pietro.

Ultimo e debole capo della chiesa cattolica di Svezia, M. fu anche storico. La sua Historia de omnibus Gothorum Sueonumque regibus (Roma 1554) è improntata a una fantasia sfrenata, e priva di controllo critico: nel suo zelo patriottico egli cerca di riportare la serie dei re svedesi verso Magog, figlio di Japhet (a questo lavoro gli Svedesi devono le alte numerazioni dei loro re che portano il nome di Enrico e di Carlo). Il Tasso vi attinse la materia per il suo Torrismondo. Per la storiografia moderna ha più valore la Historia metropolitanae ecclesiae Upsaliensis (Roma 1560) fondata su un materiale documentario andato poi smarrito.

Bibl.: G. Carlsson, Johannes Magnus och Gustav Vasas polska frieri, in Kyrkohistoriskårsskrift, 1922; B. Swartling, J. M. Historia Metropolitanae Ecclesiae Upsalensis, in Historiska studier tillägnade Harald Hjärne, Upsala 1908.

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