Nome d'arte dello scrittore romeno, di origine contadina, Ion Ivăciuc (Fălticeni 1875 - ivi 1928). Buon narratore, anche se prolisso, si ispirò alla vita della campagna e dei quartieri popolari della città nativa e, assai meno felicemente, a quella dei sobborghi di Bucarest, dove visse a lungo stentatamente. Pubblicò numerose raccolte di novelle, "schizzi", racconti, che vanno da Facerea lumii ("La creazione del mondo", 1908) a Nuvele şi poveştiri ("Novelle e racconti", 1924). Altri volumi: La han la trei ulcele ("Alla locanda delle tre pignatte", 1908), Poveştea copilăriei ("Il racconto dell'infanzia", 1909), Poveştiri alese ("Racconti scelti", 1910), Poveştea trăsnetului ("Il racconto del fulmine", 1911), Poveşti de Crăciun ("Racconti natalizî", 1914), Poveştea cucului ("Il racconto del cuculo", 1921), Poveştile florilor ("I racconti dei fiori", 1923).