Monaco (prima metà sec. 11º). Scolaro dell'abate Odilone, ne pianse la morte in un Rhytmus, e in un più disteso Planctum de transitu domini Odilonis, sorta di egloga dialogica tra la Ragione e il monaco. Passò (1051) al seguito dell'abate Ugo in Ungheria. Scrisse una biografia in prosa di Odilone che è un panegirico delle virtù del santo.