iper-competitivo
agg. Che è in grado di competere in modo efficace e veloce.
• Nel sistema internazionale fluido e iper-competitivo di oggi la democrazia acefala è poco attrezzata per fronteggiare le sfide. (Angelo Panebianco, Corriere della sera, 9 agosto 2010, p. 1, Prima pagina) • Scaraventiamo i ragazzi in un mondo del lavoro giudicante e iper-competitivo, dominato dal principio di X Factor: uno su mille ce la fa. Ma fino a un attimo prima li facciamo crescere sotto una campana di vetro e qualunque manifestazione di autorità estranea alla famiglia ‒ dall’insegnante che mette una nota sul registro all’arbitro che nega un rigore nel torneo parrocchiale ‒ viene considerata un sopruso intollerabile per il buon nome della casata e uno sbrego alla loro personalità di carta velina. (Massimo Gramellini, Secolo XIX, 18 novembre 2016, p. 1, Prima pagina) • La poll tax ‒ così si chiamava il testatico nell’Inghilterra medievale ‒ per calamitare facoltosi manager residenti all’estero, rendendo il sistema fiscale italiano iper-competitivo, segna in un certo senso un punto di svolta filosofico rispetto al rapporto con i sistemi fiscali con gli altri paesi europei. (Luciano Capone, Foglio, 9 marzo 2017, p. 4).
- Derivato dall’agg. competitivo con l’aggiunta del prefisso iper-.
- Già attestato nella Repubblica del 28 novembre 1994, Affari & Finanza, p. 9 (Eugenio Occorsio).