iperconservatore
(iper conservatore), s. m. e agg. Chi o che si colloca in una posizione politica estremamente conservatrice.
• Nichi Vendola alza i toni. La riforma del mercato del lavoro ha cancellato ogni residua forma di prudenza nei confronti di un governo che, a novembre scorso, il leader di Sel si era rassegnato a digerire pur di tenere aperto un canale di dialogo con [Pier Luigi] Bersani. «Ma ora è caduta l’ultima foglia di fico e i tecnici mostrano il loro vero volto iperconservatore e autoritario». (Andrea Carugati, Unità, 30 marzo 2012, p. 10, Politica) • Anche ad Álvaro Uribe, l’unico in cent’anni di storia colombiana ad essersi potuto ricandidare al termine del primo incarico, andò male. Uribe, iperconservatore e alleato di ferro di Washington, sperava che il via libera del Congresso, fosse il preludio di una serie di rielezioni. Si fermò alla seconda: nel 2010 la Corte costituzionale lo escluse categoricamente dalla presidenziali a cui voleva partecipare per la terza volta. (Lucia Capuzzi, Avvenire, 11 febbraio 2014, p. 3, Idee) • Alla fine ha rinunciato con queste parole: «È un giorno triste per la libertà di parola». Ann Coulter, scrittrice e opinionista iper conservatrice, non parlerà all’Università di California, a Berkeley, storica roccaforte della cultura liberal americana. Da diversi mesi ormai il campus californiano è attraversato da tensioni e anche scontri violenti tra gruppi di giovani, non sempre studenti. (G[iuseppe] Sar[cina], Corriere della sera, 27 aprile 2017, p. 9, Primo piano).
- Derivato dal s. m. e agg. conservatore con l’aggiunta del prefisso iper-.
- Già attestato nella Stampa del 9 marzo 1985, p. 3 (Gianfranco Piazzesi).