iperfinanziarizzazione
(iper-finanziarizzazione, iper finanziarizzazione), s. f. Presenza eccessiva della finanza nell’economia reale.
• «Ho visto le più gravi crisi, dal 1970 in poi. Questa è molto insidiosa: il pericolo nasce da un’“iperfinanziarizzazione” che, montata a leva, distribuita a terzi dai grandi intermediari americani, ha riguardato tutto il sistema e ha creato questa situazione di credit crunch che sta determinando quello che secondo me è un fortissimo rallentamento dell’economia, non la chiusura del ciclo economico» è l’opinione di [Gabriele] Cavalli di Banca Esperia. (Mariano Mangia, Repubblica, 28 gennaio 2008, Affari & Finanza, p. 44) • Certo, ci si può indebitare e indebitare sempre più sino a giungere all’odierna mostruosità di vendere debito e di creare bolle finanziarie che via via non possono che produrre danni aggiuntivi. Per questo dico sempre che la iper-finanziarizzazione altro non è che prendere tempo, ossia guadagnare qualche mese o addirittura qualche anno vendendo il debito del debito del debito a coloro che vivono della catastrofe altrui, ossia gli stregoni di questa finanza impazzita. (Giulio Sapelli, Messaggero, 14 agosto 2014, p. 1, Prima pagina) • Quella stessa tecnologia è rimasta l’ultimo baluardo reale contro il pericolo che Noam Chomsky chiama la iper finanziarizzazione dell’economia moderna, un processo che nel lungo termine potrebbe anche dimenticarsi della centralità dell’uomo in tutto questo. (Massimo Sideri, Corriere della sera, 29 novembre 2016, p. 29, Cronache).
- Derivato dal s. f. finanziarizzazione con l’aggiunta del prefisso iper-.