ipergiustizialista
(iper-giustizialista, iper giustizialista), agg. Che tende oltre ogni misura a servirsi della magistratura, oppure ad assecondarla, per le proprie finalità politiche.
• [Michel Foucault] È uno dei filosofi del ’900 che vorremmo fosse ispiratore di una nuova sinistra. Perché? Perché a differenza di [Karl] Marx, della psichiatria embedded e di tutte le retoriche post-moderne o, al contrario, iper-giustizialiste nei confronti dei cosiddetti «soggetti devianti», ha saputo vedere nei meandri di tutte quelle codificazioni e ricodificazioni del potere. (Angela Azzaro, Liberazione, 13 marzo 2008, p. 13, Culture) • E la scelta iper giustizialista ‒ non contrastata dal premier ‒ più che una ragione di opportunità politica si rivelò un caso di opportunismo elettorale, visto l’approssimarsi delle Europee e la battaglia con il Movimento 5 Stelle. (Francesco Verderami, Corriere della sera, 13 settembre 2014, p. 1, Prima pagina) • Federico Pizzarotti ci ha rimesso le penne a Parma, salvo vendicarsi conquistando da solo il secondo mandato. E in tanti altri momenti il grillismo ha fatto tilt di fronte alla gestione di un dato costitutivo del movimento: la linea ipergiustizialista. (Goffredo De Marchis, Repubblica, 22 settembre 2017, p. 4).
- Derivato dal s. m. e f. e agg. giustizialista con l’aggiunta del prefisso iper-.
- Già attestato nella Stampa del 29 luglio 1997, p. 3, Interno (Maria Teresa Meli).