iperlibro
s. m. Libro ipertestuale costituito da un complesso strutturato di informazioni, anche multimediali, che può essere consultato in forma non sequenziale.
• Ha appena pubblicato il primo «iperlibro», un volume cartaceo integrato da contributi audio e video. È questo il futuro della lettura? «Non credo alla morte dei libri tradizionali. Ma è evidente che i giovani crescono imparando a leggere su uno schermo. Per loro sarà normale sfogliare una tavoletta elettronica come noi sfogliamo un libro. Anche quella dell’editoria è una crisi che si supera solo con il cambiamento» (Jacques Attali intervistato da Anais Ginori, Repubblica, 9 aprile 2010, p. 59, Cultura) • Più che libri sono iperlibri. Non solo perché digitali e ipertestuali e in grado di dare poteri speciali al lettore, come la lettura personalizzata senza seguire la sequenzialità delle pagine ma saltando tra parole, paragrafi e capitoli, ma perché insieme alle parole e alle immagini offrono contenuti multimediali, video, musica e videogame stile realtà virtuale ispirati al racconto. (Marco Gasperetti, Corriere della sera, 14 marzo 2011, Corriere Economia, p. 30).
- Derivato dal s. m. libro con l’aggiunta del prefisso iper-, con riferimento al modello inglese di hypertext ‘ipertesto’.
- Già attestato nel Corriere della sera del 21 maggio 1992, p. 7, Terza pagina (Gianfranco Dioguardi).