ipersonnia
Aumento del sonno, in durata o in intensità o in entrambe. Si distingue comunemente un’i. costituzionale, caratterizzata da un’abituale facilità al sonno, anche diurno, più frequente nei soggetti obesi o vagotonici, da un’i. vera, di significato patologico, che va dalla semplice sonnolenza al torpore e che, in taluni casi, può culminare nel coma: essa può essere causata da alterazioni a carico dei meccanismi nervosi mesencefalici o diencefalici che intervengono nella regolazione del sonno (encefalite letargica, tumori, lue, ecc.), da somministrazione di ipnotici, da intossicazioni esogene o endogene (uremia, grave insufficienza epatica, ecc.), e da altre cause. La cura, quando sia possibile, è causale; altrimenti mira a eccitare la corteccia cerebrale, il sistema nervoso simpatico, la funzione circolatoria e respiratoria. Una forma particolare è l’i. periodica, nota anche come sindrome di Kleine-Levin, costituita da attacchi di sonnolenza, della durata di diversi giorni o settimane, con fame vorace (bulimia) al risveglio, alterazioni glicemiche, bradicardia, eccitabilità e irritabilità. Si verifica per lo più in adolescenti maschi, sovente dopo traumi o malattie infettive.