ipoalgesia
Diminuzione della sensibilità dolorifica, con innalzamento della soglia dei recettori per gli stimoli. L’i. deriva da malattia del sistema nervoso periferico (lesioni delle fibre nervose afferenti, che trasmettono gli impulsi nocicettivi alle corna dorsali del midollo), di quello centrale (lesioni talamiche, siringomielia) e, raramente, da malattie psichiatriche (schizofrenia). Le i. più frequenti sono quelle dovute a neuropatia diabetica e ad alcolismo. All’esame neurologico l’i. può riguardare tutti i tipi di sensibilità o solo alcuni; in partic. l’i. per stimoli tattili denota una compromissione delle fibre Aβ per stimoli puntori, delle fibre Aδ per il freddo, delle fibre C (termiche e nocicettive) per il calore eccessivo che può provocare ustioni. Un’i. terapeutica nel dolore cronico e acuto viene indotta con tecniche anestesiologiche e con l’ipnosi.