ipocristo
Deformazione di ‛ ipocrita ' (‛ ipocrito '), che ricorre due volte, in rima, nel discorso di Falsembiante del Fiore: " ... Ché tu mi pari un uom di Gieso Cristo / e 'l portamento fai di santo ermito ". / " Egli è ben ver, ma i' sono ipocristo " (CIV 11; cfr. Roman de la Rose 11232 " C'est veirs, mais je sui ypocrites " [:ermites]); I' sì son de' valletti d'Antecristo, / di que ladron; che dice la Scrittura / che fanno molto santa portatura, / e ciaschedun di loro è ipocristo (CXXIII 4; cfr. Roman de la Rose 11610 " Ce sont les fausses genz maudites, / Que la letre apele ypocrites "). La ragione della deformazione andrà cercata in un'intenzione etimologica, per cui ‛ ipocrita ' viene interpretato come il falso Cristo, colui che ha l'apparenza esteriore del Cristo.
Tale intenzione pare confermata dal complesso gioco tra le parole-rima, per cui in entrambi i casi i. si contrappone a Gieso Cristo, mentre nel secondo esempio l'architettura concettuale si arricchisce di un altro termine: Anticristo; va infine aggiunto che la terza parola - rima del primo esempio (tristi) riecheggia l'evangelico " nolite fieri, sicut hypocritae, tristes " (Matt. 6, 16); il sintagma è ripreso in If XXIII 92, dove D. adotta una diversa etimologia della parola, registrata nelle Magnae derivationes di Uguccione (" dicitur ypocrita ab yper, quod est super, et crisis, quod est aurum, quasi superauratus, quia in superficie et extrinsecus videtur esse bonus, cum interius sit malus; vel dicitur sic quasi ypocrita ab ypo, quod est sub, et crisis, quod est aurum, quasi habens aliquid sub auro "). Può essere tuttavia utile osservare che la figura cristologica appare ancora evocata nella condizione penale di Caifa e dei sacerdoti del sinedrio.
Non risulta attestata altrove la forma i.; è tuttavia da notare che il ms. Corsini del Roman de la Rose reca la variante ypocristes al v. 7796 (" Douz amis, qu'est ce que vous dites? / Nus on, s' il n' iert faus ypocrites, / Ne ferait cete deablie "). La variante non viene citata nell'apparato dell'ediz. Langlois, ma cfr. Godefroy, Dictionnaire de l'Ancien Français, sub v. Hypocrite.