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ipofisi

Dizionario di Medicina (2010)
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ipofisi


Ghiandola endocrina situata sotto la base dell’encefalo – cui è unita mediante un peduncolo (peduncolo ipofisario) – all’interno di una escavazione ossea del corpo dello sfenoide, detta sella turcica. I. faringea: piccola formazione ghiandolare, situata nello spessore della mucosa della volta faringea che rappresenta un residuo della parte inferiore della cosiddetta tasca di Rathke. Tale organo tende a involversi dopo i quaranta anni, ma può, in caso di gravi lesioni distruttive del lobo anteriore dell’ipofisi cerebrale, ipertrofizzarsi a scopo vicariante.

Anatomia

Nell’i. si distinguono, dal punto di vista anatomico e funzionale, tre porzioni o lobi, di cui uno anteriore (preipofisi, o anteipofisi), uno intermedio e uno posteriore (postipofisi o neuroipofisi). La preipofisi è formata da cellule epiteliali distinte, a seconda della loro minore o maggiore colorabilità, rispettivamente in cellule cromofobe – più numerose – e cromofile, le une e le altre suddivise in vari sottogruppi, ognuno dei quali svolge un particolare ruolo secretorio. Le cellule cromofile sono a loro volta dette basofile o acidofile (ovvero eosinofile) per la loro affinità verso i colori basici o acidi di anilina. Il lobo intermedio, incostante nell’uomo, è formato da follicoli epiteliali, privi di cellule eosinofile, contenenti una sostanza colloide; esso elaborerebbe un ormone (intermedina) favorente l’espansione dei melanofori. La neuroipofisi è formata da fibre nervose e da cellule: alcune considerate specifiche e dette pituiciti, altre basofile.

Fisiologia

Sebbene di piccole dimensioni (il suo peso è di poco superiore a mezzo grammo), l’i. è la principale ghiandola endocrina. Il suo lobo anteriore ha infatti la funzione di stimolare, per mezzo di ormoni (tropine), le altre ghiandole a secrezione interna (tiroide, gonadi, surreni), il cui prodotto di secrezione esplica, a sua volta, azione inibente sulla produzione ipofisaria (feedback negativo). A carico del lobo anteriore dell’i. è la produzione anche dell’ormone della crescita (GH) e della prolattina, coinvolta nella secrezione lattea da parte della ghiandola mammaria. Alla neuroipofisi compete la funzione di serbatoio di sostanze, secrete dai nuclei ipotalamici, capaci di inibire la diuresi (ormone antidiuretico) e di determinare contrazioni dell’utero gravido (ossitocina). Alla connessione anatomica tra i. e ipotalamo, realizzata mediante il peduncolo ipofisario, corrisponde anche una stretta e reciproca correlazione funzionale, che giustifica il concetto di sistema o asse ipotalamo-ipofisario.

Patologia

Vari fatti morbosi possono coinvolgere l’i., provocando sindromi assai diverse, per carattere e gravità. Essi possono consistere in alterazioni congenite (agenesie, ipoplasie, ecc.) o acquisite: processi infiammatori o degenerativi, ipertrofia, iperplasia, tumori. Tra questi hanno particolare importanza, per la loro frequenza e per le differenti sindromi che possono causare, gli adenomi, i quali, a seconda del tipo di cellule da cui sono costituiti, si distinguono in adenomi cromofobi, eosinofili, basofili e a cellule miste. In dipendenza dei caratteri della lesione, si possono verificare quadri clinici dovuti a una funzionalità esaltata (per es., acromegalia e gigantismo ipofisario, a seconda dell’epoca di insorgenza dell’ipersecrezione di GH) oppure deficitaria (per es., morbo di Simmonds, infantilismo e nanismo ipofisari, ipogonadismo secondario, diabete insipido). La cura può essere, a seconda dei casi, ormonale, radioterapica, chirurgica, ecc. Affezioni ipofisarie in cui è indicato l’intervento chirurgico sono rappresentate dai tumori propri dell’i. (adenomi, adenocarcinomi) e dai tumori dei residui del dotto ipofisario. L’intervento consiste nell’asportazione del tumore e mira a risparmiare i residui di tessuto ipofisario sano allo scopo di prevenire gravi fenomeni di ipopituitarismo che potrebbero essere mortali. Le vie di accesso sono due: una extracranica (transnaso-frontoetmoidale) e una intracranica, per via temporale o frontale.

ipofisi
ipofisi

Vedi anche
ipotalamo La porzione basale del diencefalo, in rapporto con l’ipofisi mediante un ristretto peduncolo. Ne fanno parte, oltre alla sostanza grigia che circonda quest’ultimo, il tuber cinereum, il peduncolo dell’ipofisi e i due corpi mammillari. È costituito da numerosi gruppi o nuclei di cellule nervose. Uno schema ... somatotropina In fisiologia, ormone polipeptidico, spesso contrassegnato con le sigle GH (Growth Hormone, ormone dell’accrescimento) o STH (somato-tropic hormone), secreto dal lobo anteriore dell’ipofisi, la cui prevalente attività, esercitata indirettamente attraverso la sintesi della somatomedina, consiste nel promuovere ... neuroipofisi Parte dell’ipofisi costituita dal lobo posteriore e dal peduncolo ipofisario. Si tratta di un’unità funzionale formata dalle fibre nervose che, partendo dalle cellule dei nuclei diencefalici, attraverso il peduncolo, arrivano al lobo posteriore (n. propriamente detta). Gli stimoli partenti dai centri ... sella turcica Profonda escavazione della faccia superiore dello sfenoide che accoglie l’ipofisi; il nome deriva dalla somiglianza di forma con le selle usate un tempo dai Turchi.
Tag
  • ORMONE DELLA CRESCITA
  • IPOPITUITARISMO
  • SELLA TURCICA
  • RADIOTERAPICA
  • NEUROIPOFISI
Altri risultati per ipofisi
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  • ormone ipofisario
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Prodotto dalla ghiandola pituitaria, o ipofisi. Gli ormoni ipofisari sono tutti di natura peptidica e di importanza cruciale per la regolazione della crescita corporea, della riproduzione e del metabolismo. Essi vengono distinti in tre gruppi: ormoni somatotropi, ormoni glicoproteici, e ormoni derivanti ...
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    Universo del Corpo (2000)
    Patrizia Vernole L'ipofisi, o ghiandola pituitaria, è un organo ghiandolare e nervoso situato alla base della scatola cranica in una cavità dell'osso sfenoide, denominata sella turcica, chiusa superiormente da un setto della dura madre, che è attraversato solamente dal peduncolo ipofisario il quale ...
  • IPOFISI
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    (XIX, p. 485; App. II, 11, p. 62) Cataldo CASSANO Negli ultimi anni sono andate perfezionandosi le nostre conoscenze intorno al tipo e alla funzione degli ormoni secreti dall'ipofisi. In primo luogo si è accertato che non tutti gli organi endocrini sono posti sotto il controllo dell'ipofisi. Tali ...
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    (XIX, p. 485) Ettore CUBONI Fisiologia. - Ognuna delle tre parti dell'ipofisi o ghiandola pituitaria (lobo anteriore, intermedio e posteriore) elabora ormoni suoi proprî; dei 28 complessivamente finora (1948) descritti, si ritengono sicuramente dimostrati i seguenti: a) Ormoni del lobo anteriore: ...
  • IPOFISI
    Enciclopedia Italiana (1933)
    (gr. ὑπόϕυσις da ὑπό "sotto" e ϕύω "nasco") Ettore REMOTTI Antonio PENSA Nicola PENDE Alberto PEPERE Agostino PALMERINI Anatomia e fisiologia comparata. - Durante lo sviluppo, dal tetto della primitiva cavità boccale si forma un'estroflessione dell'epitelio (tasca di Ratke), che, successivamente, ...
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Vocabolario
ipòfiṡi
ipofisi ipòfiṡi s. f. [dal gr. ὑπόϕυσις (der. di ὑποϕύω «produrre sotto», ὑποϕύομαι «crescere sotto»), acquisito al sign. anatomico dall’anatomista S. Th. Sömmerring (1755-1830)]. – 1. In anatomia: a. Ghiandola endocrina situata entro una...
tùbero-ipofiṡàrio
tubero-ipofisario tùbero-ipofiṡàrio agg. – In medicina, relativo al tuber cinereum e all’ipofisi: lesioni, connessioni tubero-ipofisarie.
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