IPPOBOTI
Così erano chiamati οί παχέες τῶν Χαλκιδεων che è quanto dire i grassi nobili di Calcide dell'Eubea, i quali detenevano il governo oligarchico della città già nell'epoca della sua maggiore attività colonizzatrice, cioè nella seconda metà del secolo VIII a. C. Il nome si riconnette naturalmente col costoso allevamento del cavallo, ed equivale a quelle classi di ἱππεϊς, che troviamo in Tessaglia, a Eretria, a Colofone, a Magnesia e in altre città d'Asia Minore. Quando nel 506 a. C. Calcide soggiacque agli Ateniesi, questi occuparono le terre degl'ippoboti con 4000 cleruchi, i quali nel 492 fuggirono ad Oropo prima dell'assalto dei Persiani. L'ultima menzione degl'ippoboti cade nel 446 a. C., quando Pericle li cacciò dall'isola.
Bibl.: Th. Thalheim, in Pauly-Wissowa, Real-Encykl., VIII, col. 1722; K. J. Beloch, Griechische Geschichte, I, i, p. 307; G. Busolt, Griechische Staatskunde, I, Monaco 1920, pp. 211, 345.