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IPPOCRATE di Chio

di Giorgio Diaz de Santillana - Enciclopedia Italiana (1933)
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IPPOCRATE di Chio

Giorgio Diaz de Santillana

Geometra greco, fiorì ad Atene poco dopo il 450 d. C. Appartenne probabilmente alla scuola di Enopide di Chio. Aristotele narra di lui che fu dapprima commerciante, ma che per la sua goffaggine e ingenuità fu derubato del suo avere dai doganieri di Bisanzio; in seguito a che si diede a insegnar geometria. È uno dei padri della geometria greca.

Scrisse per primo un libro di Elementi. La ricerca della quadratura del cerchio lo condusse a scoprire taluni tipi di lunule circolari, quadrabili con metodi elementari, le quali sono ancora oggi ricordate sotto il suo nome (v. lunula).

Studiò anche il famoso problema della duplicazione del cubo, detto problema di Delo: e indicò la via della soluzione col riportarlo alla ricerca di due medie proporzionali fra due lunghezze date. Per questa via Archita, Eudosso e Menecmo giunsero alle loro costruzioni. Si vuole che Ippocrate abbia usato per primo le lettere nei disegni geometrici: certo ha inventato il metodo della riduzione geometrica (ἀπαγωγή) e fors'anche quello della riduzione all'assurdo: del quale pare si giovasse per dimostrare quello che sarà il teorema XII, 2 dell'Euclide.

Bibl.: F. Rudio, Der Bericht des Simplicius über die Quadraturen, testo e traduz. con introduz. e commento, Lipsia 1907. Cfr. anche le storie delle matematiche di Cantor, Loria e Heath.

Vedi anche
Euclide Matematico greco, autore di numerosi trattati, operò attorno al 300 a. C. nella colonia di Alessandria, allora di recente fondazione. Euclide è particolarmente noto per un'opera, gli Elementi (v.), contenente quelli che erano all'epoca i fondamenti della matematica (soltanto dell'aritmetica e della geometria, ... Eratòstene Eratòstene (gr. ᾿Ερατοσϑένης, lat. Eratosthĕnes). - Scienziato greco (n. Cirene fra il 276 e il 272 a. C. - m. fra il 196 e il 192). Fu discepolo di Callimaco, visse in Atene e dal 240 ad Alessandria, dove sovraintese alla Biblioteca. Trattò varie discipline senza tuttavia primeggiare in alcuna (fu perciò ... Menècmo Menècmo. - Matematico greco (375 circa a. C. - 325 circa). Fratello del matematico Dinostrato, fu allievo di Eudosso di Cnido, e a lui probabilmente succedette come capo della scuola di Cizico. Menecmo fu forse il primo geometra greco a studiare le curve del 2º ordine, che furono anzi chiamate per molto ... Pitàgora Pitàgora (gr. Πυϑαγόρας, lat. Pythagŏras). - Matematico e filosofo del sec. 6º a. C. Figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide e di Anassimandro. Un dato di rilievo è il suo trasferimento dalla Grecia in ...
Altri risultati per IPPOCRATE di Chio
  • Ippocrate di Chio
    Enciclopedia della Matematica (2013)
    Ippocrate di Chio (470 ca - 410 a.C.) matematico greco. Insegnò ad Atene e poco si sa della sua vita, se non che fu un grande geometra e compose un’opera, chiamata Elementi di geometria, andata perduta, ma in cui erano contenuti molti dei risultati successivamente pubblicati da Euclide. Nel tentativo ...
  • Ippòcrate di Chio
    Enciclopedia on line
    Geometra greco, attivo ad Atene attorno al 450-420 a. C. Allievo forse di Enopide a Chio, si diede in un primo tempo, a quanto dice Aristotele, al commercio; poi, derubato dei suoi averi, si fermò ad Atene e si dedicò tutto alla geometria. I. fu il fondatore della scuola geometrica ateniese ed è da ...
Vocabolario
chiò-chiò
chio-chio chiò-chiò s. m. [voce onomatopeica]. – Nome col quale vengono indicati varî uccelli: il totano moro, la pettegola, la pantana e il fanello.
chiò
chio chiò s. m. [voce onomatopeica; cfr. chiù], invar. – Altro nome region. dell’uccello assiolo.
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