ipsa
Il pronome latino, " essa ", ricorre due volte nel ‛ descort ' trilingue, riferito alla donna amata. Una volta è al nominativo (neo dicit ipsa: " malum est de isto ", v. 22), un'altra all'ablativo retto da ‛ de ': spes in me de ipsa [" nei riguardi di lei "] durat (v. 39).