IPSO
Piccola città della Frigia che deve essere forse identificata con la romana Iulia e collocarsi presso le odierne Çay e Ishaklï, all'estremità settentrionale del Sultan Daǧ.
Presso questa piccola città fu combattuta, nell'estate del 301, la battaglia decisiva fra gli eserciti riuniti di Seleuco e di Lisimaco e quello di Antigono e di suo figlio Demetrio (v. antigono; diadochi). Le forze di fanti e di cavalli erano dalle due parti quasi eguali (circa 65 mila uomini a piedi e 10 mila a cavallo), ma Antigono non poteva opporre che 75 elefanti ai 480 degli avversarî. Sembra che Demetrio comandasse l'ala destinata all'attacco (probabilmente la destra) e Antigono le falangi della fanteria, cui era riserbato il compito di tener testa al nemico, finché Demetrio avesse sbaragliato i corpi schierati dinnanzi al suo fronte. Il primo episodio della mischia si svolse felicemente per Demetrio, che riuscì a travolgere la cavalleria nemica; ma avendo egli dipoi troppo insistito nell'inseguimento dei vinti, la falange di Antigono restò molto a lungo scoperta e fu circondata dalla cavalleria di Seleuco. Troppo tardi Demetrio ritornò sui suoi passi: i numerosissimi elefanti nemici gli sbarravano ormai la via; e Antigono, dopo avere invano cercato di resistere fino a che il figlio fosse ritornato, e quando ormai gran parte dei suoi erano passati al nemico, trovò la morte sul campo.
Bibl.: G. Droysen, Geschichte des Hellenismus, 2ª ed., Gotha 1877, II, p. 216; B. Niese, Gesch. der griech. und makedonischen Staaten seit der Schlacht bei Chaeroneia, Gotha 1893, p. 350; J. Beloch, Griech. Geschichte, 2ª ed., IV, Berlino e Lipsia 1925-27, i, p. 165 segg.; 2, p. 116. - Per la topografia di Ipso, vedi Ramsay, in Journal of Hellen. Studies, VIII, p. 491; Anderson, ibid., XVIII, p. 110; cfr. Ruge, in Pauly-Wissowa, Real-Encykl., IX, col. 2031.