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Iraq. Il Crescente sciita, o Grande Medio Oriente sciita

di Raffaele Mauriello - Atlante Geopolitico 2013 (2013)
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Raffaele Mauriello

In termini geopolitici, il ‘Crescente fertile’ rappresenta l’idea di unire sotto un’unica guida i territori che vanno dalla Palestina all’Iraq compresi, passando per la Transgiordania, il Libano e la Siria. Il ‘Crescente sciita’, quindi, indica la crescita esponenziale del ruolo politico degli sciiti in questo territorio, con l’eccezione dell’attuale Giordania. Proprio il re giordano Abdullah II e i suoi alleati nell’area – Egitto, Arabia Saudita e Israele (e Turchia?) – sono inquietati da tale fenomeno. Il Crescente sciita favorisce, infatti, la crescita dell’influenza della Repubblica Islamica d’Iran nel mondo arabo. In termini geopolitici è però forse più opportuno guardare al Grande Medio Oriente. Perché? I musulmani sarebbero circa 1,3 miliardi, divisi fra sunniti e sciiti. Gli sciiti, la minoranza, sono il 10-15% del totale (fra i 130 e i 195 milioni). Nella fascia territoriale dal Libano al Pakistan, però, il numero di sciiti e sunniti sembra essere di fatto analogo. Gli sciiti rappresentano poi circa l’80% della popolazione che vive sui giacimenti di petrolio e gas del Golfo Persico. Proviamo a delinearne la geografia. Si incontrano sciiti di diversi gruppi etnici: in particolare Arabi, Iraniani persofoni, e Azeri turcofoni. Gli sciiti sono inoltre divisi in vari gruppi confessionali di rilievo, fra questi: imamiti, ismailiti, zaiditi e alawiti. All’interno dell’islam, gli sciiti si caratterizzano per il ruolo speciale assegnato ad Ali, cugino e genero del profeta Muhammad, e alla sua discendenza attraverso Fatima, figlia di quest’ultimo. I gruppi menzionati sono accomunati da tale elemento, ma marcati da differenze importanti come quelle fra sunniti e sciiti. Gli sciiti cui ci si riferirà sono gli imamiti. Le comunità sciite nel Vicino Oriente arabo sono sparse a macchia di leopardo. In Libano, i due quinti della popolazione è sciita. Sono la comunità confessionale maggioritaria, stanziata in prevalenza nel Jabal ‘Amil e nella valle della Beqa. In Siria, troviamo piccole comunità sciite nella zona di Aleppo e a Damasco. In compenso, il gruppo di potere guidato da Bashar al-Assad è alawita (12-15%). In Iraq, gli sciiti sono stanziati in prevalenza nella regione che corrisponde all’antica Mesopotamia. Rappresentano la maggioranza relativa del paese (circa 50%), e si tratta di gran lunga della più importante comunità sciita del mondo arabo. Il Kuwait ha una consistente minoranza di sciiti (circa il 20-25%). In Arabia Saudita la percentuale di sciiti arriva al 10-15%, concentrati nella costa settentrionale del paese che si affaccia sul Golfo. In Bahrain, gli sciiti raggiungono il 50-70%. Lo Yemen è a maggioranza sciita, ma zaidita. La Turchia si vede accreditata un’importante presenza di gruppi sciiti (20%: imamiti, ismailiti, zaiditi e alawiti), comunità poco conosciute e poco attive. In Iran, dove lo sciismo è religione di stato, sciiti sono i Persiani e gli Azeri: oltre il 90% del paese. A seconda delle stime, si tratta della metà o di un terzo dell’insieme degli sciiti nel mondo. A nord dell’Iran, la ex repubblica sovietica dell’Azerbaigian è nominalmente a maggioranza sciita (75-80%). A est, in Afghanistan, sono per lo più sciiti i cittadini di Herat e gli Hazara, circa un quinto della popolazione (20-25%). Con la caduta dei talebani, i loro diritti sono stati riconosciuti nella nuova costituzione. In Pakistan, gli sciiti sono circa il 20% e sono presenti massicciamente nelle regioni nord-occidentali; per numero rappresentano la seconda comunità dopo l’Iran. In India, gli imamiti sono presenti a Lucknow e nel Deccan, gli ismailiti nel Gujarat e a Bombay. Infine, i luoghi di sepoltura dei discendenti di Ali e Fatima (gli Imam) e di membri della famiglia del Profeta ricoprono un ruolo centrale nella geografia sciita. Tali mausolei-santuari caratterizzano in particolare l’Iraq: Ali a Najaf, Husayn e Abbas a Karbala, Musa al-Kazem e Muhammad Taqi a Baghdad, Ali Naqi e Hasan Askari a Samarra. Al secondo posto, l’Iran: Reza a Mashad e Fatima Ma‘sume a Qom. Significativi il mausoleo di Zeynab a Damasco (Siria) e la città di Medina in Arabia Saudita.

Vedi anche
Kuwait Stato dell’Asia, nella Penisola Arabica. Confina a N e NO con l’Iraq, a S con l’Arabia Saudita; a E si affaccia nella parte più interna del Golfo Persico. 1. Caratteri fisici Il territorio è pianeggiante, con lievi ondulazioni (intorno ai 300 m s.l.m.) nella sezione interna; comprende le isole Bubiyan ... Persia Nome con cui si è tradizionalmente indicato in Occidente l’attuale Iran e in taluni casi l’intera regione iranica. Con riferimento allo Stato, il nome Persia è stato usato fino al 1935, quando fu adottato ufficialmente Iran. ● La forma Perside si trova usata presso gli storici antichi per indicare ... levante Termine che in varie determinazioni geografiche ricorre con il significato di oriente. ● Nel significato di paese posto a E rispetto a una data località, come levante, a partire dal 13°-14° sec., nell’uso marittimo e commerciale furono indicati i paesi del Mediterraneo orientale. La denominazione è ... Libano Libano (arabo Lubnān) Stato dell’Asia sud-occidentale, affacciato sul Mediterraneo orientale (Mar di Levante), confinante a N e a E con la Siria, a S con Israele. 1. Caratteristiche fisiche Nel territorio del Libano sono ben riconoscibili alcuni elementi fisiografici che si allungano in direzione NNE-SSO: ...
Categorie
  • GEOGRAFIA UMANA ED ECONOMICA in Geografia
Vocabolario
scïita
sciita scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
tutela crescente
tutela crescente loc. s.le f., usata spec. al pl. (dir.) Serie di norme che stabiliscono una disciplina dei licenziamenti individuali e collettivi caratterizzata dall'erogazione al dipendente licenziato di indennizzi che aumentano in relazione...
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