Papas, Irene (nata Irene Lelekou)
Attrice teatrale e cinematografica greca, nata a Chiliomodhion (Corinto) il 9 marzo 1926. Bellezza tipicamente mediterranea e attrice di forte temperamento, ha primeggiato nella recitazione di personaggi della tragedia classica iniziando negli anni Sessanta la collaborazione, fondamentale e duratura nella sua carriera, con il regista greco Michael Cacoyannis interpretando Elektra (1962; Elettra), per il quale ha vinto il premio come miglior attrice al Festival di Cannes; collaborazione poi proseguita con Zorba the Greek (1964; Zorba il greco), che l'ha consacrata diva di rilievo internazionale.
Dopo aver frequentato la Reale Scuola d'arte drammatica di Atene, debuttò giovanissima come cantante e ballerina nel varietà, dedicandosi poi al teatro classico. Il suo esordio come attrice cinematografica avvenne con il film di Frixos Iliades Necripoliteia (1951; La città morta), in Grecia, dove si affermò in giovane età. Negli anni Cinquanta interpretò in Italia ruoli secondari in film nei quali fu valorizzata per la sua bellezza più che per il suo talento (tra gli altri nel 1953 Le infedeli di Steno e Mario Monicelli, nel 1954 Attila di Pietro Francisci). La breve, e di scarso rilievo, esperienza hollywoodiana con il film Tribute to a bad man (1956; La legge del capestro) di Robert Wise e altri minori la introdusse nel cinema di produzione internazionale. Diretta da Cacoyannis fu quindi Elena di Troia in The Trojan women (1971; Le Troiane) e Clitemnestra in Iphigenia (1977; Ifigenia). In precedenza, nel film Z (1969; Z ‒ L'orgia del potere) del regista greco Costantin Costa-Gavras, sulla nascita del regime dei colonnelli in Grecia, era stata memorabile nel ruolo della vedova dell'attivista politico ucciso. Fra le sue migliori interpretazioni: A ciascuno il suo (1967) di Elio Petri; Penelope in Odissea (1968), film televisivo) di Franco Rossi, che la rese popolarissima in Italia; la regina Caterina d'Aragona in Anne of the thousand days (1969; Anna dei mille giorni) di Charles Jarrot; The message (1976) di Moustapha Akkad; Giulia in Cristo si è fermato a Eboli (1979) di Francesco Rosi; la nonna in Erendira (1983) di Ruy Guerra, dal libro di G. García Márquez; Lion of the desert (1980) ancora di Akkad. Spesso interprete di figure della tragedia classica, nei film di ambientazione più moderna ha espresso con forza a tratti eccessiva il dolore, l'energia vitale, come in Cronaca di una morte annunciata (1987) di Rosi, dal romanzo di García Márquez, High season (1987; Alta stagione) di Claire Peploe, Island (1989) di Paul Cox. Ha interpretato inoltre Ballade pour un roi (1991) di Abdelahfidh Boussida, Party (1996) e Inquietude (1998; Inquietudine)di Manoel de Oliveira, Captain Corelli's mandolin (2001; Il mandolino del capitano Corelli) di John Madden, Un filme falado (2003; Un film parlato) ancora di Oliveira. Notevole e sempre intensa la sua attività teatrale, in particolare ad Atene, come interprete delle maggiori tragedie classiche greche, in Europa e negli Stati Uniti.
G. García Márquez, Behind the scenes: chronicle of a film foretold, in "American Film", September 1984; M. McDonald, Interviews with Michael Cacoyannis and Irene Papas, in "Bucknell review", 1991, 1.