IRIDACEE (lat. scient. Iridaceae)
Famiglia di piante Monocotiledoni, serie Liliflore, caratterizzata dai fiori monoclini actinomorfi o zigomorfi, con perigonio di sei pezzi, omoclamide o eteroclamide, generalmente tubuloso; gli stami sviluppati sono solo 3 del ciclo esterno, liberi o saldati, con antere estrorse; l'ovario è infero, generalmente triloculare, con stilo diviso per lo più in 3 rami con i rami semplici, bifidi o multifidi, talora petaloidei; le logge dell'ovario contengono molti ovuli. Il frutto è una cassula loculicida; i semi sono globosi o disciformi o angolosi, con albume duro ed embrione piccolo. Sono erbe perenni con rizoma, tubero o bulbo e le foglie talora sono ridotte a guainodî; i fiori sono da 1 a molti, cinti da una o due spate. Comprende 59 generi con circa 1050 specie, copiose nelle regioni subtropicali specialmente nell'Africa meridionale, nella regione mediterranea, in America e in Australia.
Si divide in tre sottofamiglie: 1. Crocoidee. - Fiori solitarî o numerosi ascellari intorno a un fiore terminale. Piccole piante spesso con peduncolo fiorale ipogeo. 120 specie mediterranee e dell'Africa meridionale. Crocus (65 sp.; v. Zafferano); Romulea (50 sp., parecchie nella flora italiana). 2. Iridioidee. - Fiori generalmente actinomorfi, due o più, accompagnati da una spata e disposti in infiorescenze; fusto bene sviluppato; foglie equitanti. Iris; Moraea (60 specie, Africa); Marica (9 specie, America e Africa, parecchie coltivate); Tigridia (8 specie); Sisyrinchium (60 sp., America); Aristea (30 specie, Africa). 3. Ixioidee. - Fiori zigomorfi, sempre un solo fiore in una spata. Ixia (25 specie, Africa mer.); Tritonia (30 sp., Africa mer.); Gladiolus (150 specie per lo più africane); Lapeyrousia (22 sp., Africa); Freesia (v. fresia).
Molte Iridacee si coltivano nei giardini per la bellezza dei loro fiori vistosi e vivacemente colorati, soprattutto le specie dei generi Iris, Gladiolus, Moraea, Tigridia, Freesia, ecc.
Sono utili lo zafferano, i rizomi di alcuni giaggioli; i tuberi di taluni Crocus, Tigridia, Tritonia, ecc., in alcuni paesi sono mangiati.
Bibl.: L. Diels, in A. Engler u. Prantl, Die natürlichen Pflanzenfamilien, 2ª ed., XV A (1930), p. 463 seg.