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IRIDIO

di Carlo Sandonnini - Enciclopedia Italiana (1933)
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IRIDIO

Carlo Sandonnini

Elemento chimico con simbolo Ir, peso atomico 193,1, numero atomico 77. Si trova raramente puro, allo stato nativo in piccoli cubi e ottaedri; si trova più spesso nei minerali di platino in lega con questo come platino-iridio, o con l'osmio come osmio-iridio, lega una volta impropriamente detta osmiuro di iridio (v. platino). Si trova ancora sotto forma di pagliuzze metalliche in alcuni ferri cromati degli Urali, e mescolato con l'oro in California. Nel 1804 S. Tennant riuscì a separarlo dal materiale che rimane, come residuo insolubile, dopo il trattamemo dei minerali di platino. Ma il metallo conteneva ancora tracce di altri metalli rari; e solo nel 1878 J.S. Stas lo ottenne assolutamente puro.

La maggior parte dell'iridio viene preparata dall'osmio-iridio che si trova, come s'è detto, nei minerali di platino. L'osmio-iridio viene trattato con zinco fuso; dalla massa metallica ottenuta per trattamento con acido cloridrico, si separa il metallo sotto forma di polvere nera; questa, mescolata con cloruro sodico, viene a sua volta trattata con cloro a 300°-400°, così da trasformare il metallo in cloruro di iridio tetravalente; finalmente questo, con cloruro ammonico, viene trasformato in cloruro doppio di ammonio e di iridio. La separazione di questo dal sale di platino dello stesso tipo, che vi può essere contenuto, si può fare per cristallizzazione frazionata o riducendo la miscela dei due sali con soluzione diluita di nitrito sodico in presenza di cloruro potassico. Con questo trattamento, solo il tetracloruro passa a tricloruro verdastro mentre il sale di platino rimane inalterato, di colore rosso aranciato. Il tricloruro verdastro si separa facilmente dal sale di platino e da esso si può ottenere il metallo puro.

L'iridio è un metallo bianco. Il suo nome (da iride) è dovuto alle varie colorazioni dei sali ai diversi gradi di valenza che il metallo può dare. Il punto di fusione è 2360°. Il peso specifico a 17° è 22,4. È più resistente del platino agli agenti chimici, come p. es., fosfati, carbone, acqua regia. Anche la sua lega al 10-20 Per cento col platino è molto più resistente di quest'ultimo.

In corrente di cloro, a seconda delle condizioni, può dare un tetracloruro rosso, un tricloruro verdastro, un bicloruro e anche un monocloruro rosso rame. Trattato con alcali e nitro si ossida e forma un triossido che con acido solforico svolge, già freddo, ossigeno. Tra i numerosissimi composti complessi di cui l'iridio entra a far parte è caratteristico il complesso [Ir(NH3)5Cl]Cl2, la cui formazione in opportune condizioni serve per separare l'iridio da tutti i metalli del gruppo del plattino eccettuato il rodio.

Il metallo serve specialmente in lega con il platino, per fare oggetti più resistenti agli agenti chimici, come crogioli, elettrodi, ecc.

Bibl.: E. Leidie, Palladium, iridium, rhodium, Parigi 1901; I. L. Love, Bibliography of the metals of platinum group, Washington 1897.

Vedi anche
osmio Elemento chimico, simbolo Os, numero atomico 76, peso atomico 190,2, di cui sono noti gli isotopi (in ordine di abbondanza) con numero di massa 184, 186, 187, 188, 189, 190, 192. Fu scoperto da Smithson Tennant nel 1803 nel residuo ottenuto attaccando il platino greggio con acqua regia. In natura si ... platino Elemento chimico, simbolo Pt, numero atomico 78, peso atomico 195,09, di cui sono noti 6 isotopi stabili (numero di massa 190, 192, 194, 195, 196, 198); densità 21,45 g/cm3, punto di fusione 1772 °C. 1. Caratteri generali Il platino è un metallo bianco, lucente, duttile e malleabile. In natura è generalmente ... Tennant Smithson. - Chimico (Selby, Yorkshire, 1761 - Boulogne 1815), fu professore a Cambridge; a lui si deve la scoperta (1803) dei metalli osmio e iridio e l'identificazione della natura chimica del diamante. materiale In senso ampio, sostanza particolare avente determinati caratteri; ha quindi significato vicino a quello di materia, ma mentre materia indica per lo più una sostanza omogenea, materiale può indicare un insieme di sostanze anche non omogenee, le quali abbiano in comune soltanto la destinazione a un’unica ...
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  • iridio
    Enciclopedia on line
    Elemento chimico, metallo del gruppo del platino, simbolo Ir, numero atomico 77, peso atomico 192,2. Scoperto nel 1803 da S. Tennant, si trova in natura nei giacimenti platiniferi (Urali, Brasile, California, Borneo ecc.), per lo più allegato con l’osmio (osmiridio), raramente allo stato nativo. Il ...
  • iridio
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    irìdio [Lat. scient. Iridium, der. del lat. Iris "Iride", per il colore dei suoi sali] [CHF] Elemento chimico di simb. Ir, numero atomico 77, peso atomico 193.1 e raggio atomico 1.36 Å, scoperto nel 1803 da S. Tennant nel residuo del platino greggio dissolto mediante acqua regia; se ne conoscono due ...
Vocabolario
irìdio
iridio irìdio s. m. [lat. scient. Iridium, der. del lat. iris -ĭdis «iride, arcobaleno», così denominato (1804) dal suo scopritore, il chimico ingl. S. Tennant, per il vario colore dei suoi sali]. – Elemento chimico, di simbolo Ir, numero...
irìdico
iridico irìdico agg. [der. di iridio] (pl. m. -ci). – In chimica, di composto dell’iridio tetravalente (per es., cloruro iridico). Acido i., ossiacido dell’iridio esavalente, di formula H2IrO4, non noto allo stato libero ma sotto forma...
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