MURDOCH, Iris
Scrittrice irlandese, nata a Dublino il 15 luglio 1919. Si è laureata a Oxford in filosofia e per qualche tempo ha insegnato nella stessa università.
Dal 1944 al 1946 ha ricoperto incarichi ufficiali a Londra, in Belgio e in Austria. Dopo aver pubblicato un saggio, Sartre, romantic rationalist (1953), ha preferito investire la sua problematica di persona colta e familiare con questioni anche complesse, che hanno alla base l'esistenzialismo francese, in situazioni narrative fuori del comune, ma concrete e intense, che spesso arieggiano le cupe atmosfere del romanzo gotico. Il suo sicuro possesso della tecnica le consente di rendere artisticamente vivi personaggi che parlano e agiscono fuori della concreta quotidianità, quasi in un'aria senza tempo, e sono simbolici.
Dei suoi romanzi si citano: Under the net (1954), The flight from the enchanter (1955), The sandcastle (1957), The bell (1958), An unofficial rose (1962), The unicorn (1963), The red and the green (1965), The time and the angels (1966), The nice and the good (1968), Bruno's dream (1969), A fairly honourable defeat (1970), The sovereignty of good (1970), An accidental man (1971), The black prince (1973), A word child (1975). Sono anche da menzionare le sue opere drammatiche: A severed head (1963), The Italian girl (1964), The servants and the snow (1970), The three arrows (1972).
Trad. it.: Il rosso e il verde (1967), I belli e i buoni (1968), La sua parte di colpa (1969), Il sogno di Bruno (1971), Il tempo degli angeli (1972), Una rosa non ufficiale (1974), tutti a Milano; La ragazza italiana (1974), a Torino.
Bibl.: R.A. Scott-James, Fifty years of English literature, Londra 1956 (trad. it. La letteratura inglese del Novecento, Firenze 1970); F.R. Karl, The contemporary English novel, New York 1962.