IRIS
Genere di piante Monocotiledoni della famiglia Iridacee (Tournefort, ex-Linneo, 1735). Comprende erbe perenni bulbose o rizomatose a foglie ensiformi o lineari (guainodî) equitanti e provvedute di fiori vistosi, solitarî o in pannocchie, accompagnati da brattee spatacee. Il perigonio è assai grande e tuboloso alla base; gli stami in numero di tre sono nascosti sotto gli stimmi petaloidei; l'ovario è oblungo, 3-loculare, multiovulato con stilo triquetro saldato col tubo perigoniale: gli stimmi d'aspetto petaloideo sono bifidi all'apice. Il frutto è una capsula cilindrica o munita di 3-6 coste. Questo genere racchiude circa 100 specie che vivono in Europa, Africa boreale, Asia temperata e America boreale e viene diviso in un certo numero di sezioni con vario criterio a seconda degli autori. Secondo Pax le sezioni sono le seguenti.
I. Euiris: I. pallida Lamk., a fiori di colore turchino pallido; I. germanica L., a fiori violacei; I. florentina L., a fiori bianchi, anche nella flora italiana e coltivate; I. Bloudowii con fiori gialli e violetti; I. variegata L.; I. pumila L.; I. pseudoacorus L. a fiori gialli, comune nei luoghi palustri anche nel nostro paese; I. Japonica Thunb. caratteristica del Giappone.
II. Diaphane: I. xiphium L.
III. Juno: I. persica L.; I. alata Poir., in Portogallo, in Sicilia e Sardegna.
IV. Gynandriris: I. sisyrinchium L.; I. monophylla Boiss.
Si conosce una specie fossile del Terziario di Öningen: I. Escheri Heer; e vi è un genere fossile, Iridium Heer, forse affine ad Iris, che è stato trovato nei giacimenti oligocenici della Groenlandia.
Molte specie di Iris sono coltivate a scopo ornamentale per la bellezza dei fiori, tanto per farne bordure e aiuole, quanto per i loro fiori recisi: alcune forniscono un rizoma iscritto nelle farmacopee e usato in profumeria (v. giaggiolo). Si moltiplicano facilmente per via vegetativa per mezzo dei loro bulbi o rizomi.