IRTYŠ (A. T., 103-104)
Š È uno dei maggiori corsi d'acqua della Siberia, affluente dell'Ob; le sue sorgenti si trovano sul versante meridionale dell'Altai in territorio mongolico e il ramo principale prende il nome di Irtyš Nero. Passando attraverso la Porta di Zungaria raggiunge il lago di Zaisan, che giace al centro di una vasta pianura stepposa, in molti punti interamente desertica. Oltre il lago di Zaisan, l'Irtyš si apre la via attraverso le catene dell'Altai per raggiungere la grande pianura della Siberia occidentale. Dopo aver bagnato Semipalatinsk, attraversa con il suo corso mediano le steppe di Kulunda e Baraba, cosparse di piccoli laghi e di stagni dalle acque salmastre, attualmente in una fase di progressivo prosciugamento, quindi passa a Omsk e raggiunge alla fine, dopo un percorso di 3700 km., e dopo aver attraversato l'infinita distesa di paludi che occupano parte della pianura siberiana, l'Ob presso Samarovo. Suoi importanti affluenti sono il Tobol′ e l'Išim, ambedue provenienti da sinistra. Il secondo nasce nella steppa dei Kirghisi e sfocia, dopo 2400 km. di percorso, nell'Irtyš presso Ust-Išimsk, dopo aver bagnata Išim (14.000 ab.), sulla ferrovia transiberiana. Il Tobol′, lungo 1290 chilometri, nasce nell'Urale meridionale e prima di sfociare nell'Irtyš riceve vari importanti affluenti, e bagna Tobol′sk, antica città fondata nel 1587 e fortificata per ordine di Pietro il Grande dai prigionieri svedesi. a imitazione del Kremlino di Mosca. Il bacino dell'Irtyš, con quello dell'Išim e del Tobol′, misura non meno di 1.600.000 kmq., e il suo corso è più lungo di quello dell'Ob. Esso è navigabile fino al confine cinese, e poiché scorre nella regione più produttiva della Siberia occidentale, il traffico vi è sempre attivo; però nell'inverno, per un periodo di 150 giorni, la navigazione è sospesa a causa dei ghiacci.