LEVITAN, Isaak Il′ič
Pittore, nato nel 1861 a Kibartai morto il 22 luglio 1900 a Mosca. Compì la sua educazione artistica alla scuola di pittura e scultura di Mosca sotto la direzione del Savrasov prima, del Polenov poi. Iniziò la carriera artistica all'epoca "degli artisti ambulanti" (peredvižniki) con Serata nel campo durante l'aratura (1883), ma più tardi espose anche nella mostra del "Mir Iskusstva". Influirono grandemente sulla sua evoluzione un soggiorno nell'interno della Russia, viaggi in Crimea e sulle rive del Volga (1886) e gli esempî del Corot e dei maestri di Barbizon (circa verso il 1890). Tra il 1890 e il 1897 percorse la Finlandia e l'Europa occidentale (studî di paesaggi alpini della riviera francese e italiana). La nuova pittura impressionista non colpì, in un primo tempo, il L.; fu solo verso il 1899 che cominciò ad apprezzare C. Monet, J.-Ch. Cazin, A. Besnard. Nel 1898 divenne professore alla scuola di pittura di Mosca (sezione paesaggio). Il L. è il principale paesista della sua epoca, il creatore del paesaggio intimo in Russia, dove continuò la tradizione schiettamente nazionale del Venecianov. Egli fu anche il primo che intuì la natura russa e la rappresentò in modo realista ed elegiaco. L'opera sua più caratteristica e celebre è Riposo eterno (1893-94) alla Galleria Tretjakov di Mosca, dove si trovano, come pure al Museo russo di Leningrado, altre opere sue.
Bibl.: S. Glagol e I. Grabar, La vita e le opere del L. (in russo), Mosca s. d.; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIII, Lipsia 1929 (con bibl.). Inoltre: A. Benois, L'arte moderna russa (in russo), Pietroburgo 1912 segg.