ISABELLA II, Maria Luisa, regina di Spagna
Nata a Madrid il 10 ottobre 1830, morta a Parigi il 9 marzo 1904, figlia di Ferdinando VII, re di Spagna, e di Maria Cristina delle Due Sicilie, sua quarta moglie. Morto il padre nel settembre 1833, nell'ottobre per la prammatica sanzione del 29 marzo 1830, che sopprimeva la legge salica in Spagna, ella salì al trono sotto la reggenza della madre. Fu l'inizio della guerra civile tra i suoi partigiani e quelli dello zio paterno Don Carlos, escluso dal trono, e l'inizio pure delle lotte che funestarono il regno d'Isabella. La guerra civile durò dal 1833 al 1840, e, nonostante i successi carlisti, finì con la vittoria del generale B. Espartero, difensore della corte nella guerra di successione, e con la capitolazione di Vergara (31 agosto 1839) in seguito alla quale Don Carlos fu internato in Francia. Nel frattempo le lotte fra i conservatori e i liberali si univano alle insurrezioni: quella scoppiata al nord nel 1833 fu così forte, che la reggente dovette conchiudere una quadruplice alleanza difensiva con l'Inghilterra, la Francia e il Portogallo (22 aprile 1833) e fare concessioni al liberalismo, accordando una costituzione e istituendo due camere (statuto regio del 15 aprile); e nel 1837 si dovette ridare la costituzione del 1812. Dopo che Espartero ebbe domato la ribellione carlista, il governo sciolse le Cortes (settembre 1839), ma Madrid e Barcellona si sollevarono e la reggente Maria Cristina fuggì in Francia. La tutela passò allora a Espartero e A. Argüelles, e, dopo la caduta del primo, al gen. F. J. Castaños (maggio 1843), quando fu instaurata la dittatura militare di M. Narváez, che iniziò una politica antiliberale. Finalmente le Cortes decisero di anticipare di undici mesi la maggiore età d'Isabella (8 novembre 1843). Nel 1846 ella sposò il pretendente suggerito dalla Francia, il cugino Maria Ferdinando Francesco d'Assisi, figlio dell'Infante Francesco di Paola duca di Cadice, il quale ebbe il titolo di re, ma fu presto messo in disparte. Dopo vari tentativi di riforme liberali, mentre il governo diveniva quasi assoluto nelle mani di Narváez, dopo un attentato a Isabella (3 febbraio 1852) e il conseguente invio in esilio di molti generali dell'esercito costituzionale, si ebbe nel 1854 un' insurrezione dell'esercito capeggiata da Leopoldo O'Donnell. La regina madre fuggì in Francia e Isabella affidò a Espartero la formazione di un gabinetto di carattere liberale. A lui succedettero O'Donnell e Narvaez, che si alternarono al potere per un certo numero di anni. Nel 1867 riarsero i moti insurrezionali con intenti sempre più ostili alla dinastia, date le tendenze reazionarie della regina, finché una rivolta decisiva, cui concorsero esercito e marina, portò alla formazione di un governo provvisorio repubblicano e alla fuga d'I. in Francia (30 settembre 1868). La sua vita privata fu poco edificante, nel marzo 1870 ella si separò dal marito, nel giugno abdicò a favore del figlio Alfonso XII, che cinque anni dopo fu richiamato sul trono.
Bibl.: C. Cambronero, Isabel II íntima, Barcellona 1908; F. H. Gribble, The tragedy of Isabella II, Boston 1913; V. R. Challice, Secret history of the Court of Spain, 1802-1906, New York 1909.