ARTOM, Isacco
Uomo politico, nato in Asti il 31 dicembre 1829. Gli fu educatore della mente e del carattere il padre, Raffaele. Iniziò gli studî universitarî in Pisa, ove ebbe amici insigni patrioti: il 1848 lo vide, diciottenne appena, soldato nel battaglione universitario: si ammalò, e per cura del Montanelli fu trasportato ad Asti. Riprese i corsi di legge in Torino e si strinse in amicizia col Nigra e col Dina. Collaborò dal 1850 al 1857 all'Opinione e al Crepuscolo. Per consiglio del Nigra entrò (1858) nel Ministero degli Esteri, e vi fu subito notato dal Cavour, che lo volle nella sua segreteria particolare. Preparò nella stampa straniera la campagna del 1859. Andato il Nigra a Parigi, l'A. lo sostituì presso il Cavour. Gran parte delle lettere del Cavour al Nigra furono scritte dall'A., cui bastavano solo pochi appunti del Maestro per intenderne il più riposto pensiero. L'opera di lui fu più intensa durante il 1860-61. Per la sua energia di fronte al temporalismo papale, fu assalito villanamente dalla clericale Armonia; ma fu difeso dal Cavour nell'Opinione. Ebbe gran parte nelle trattative per la tentata conciliazione con la Chiesa, nel 1861. Morto il Cavour, fu inviato (1862) segretario di legazione a Parigi e nel 1867 a Copenaghen, con suo gran dolore. Ritornò al Ministero degli esteri nel 1870 col Visconti Venosta, e vi rimase fino al 1876, in qualità di segretario generale. Il trionfo della sinistra lo eliminò per sempre dalla vita pubblica del paese. Nominato senatore nel 1876, tenne fede al partito di destra fino alla morte, avvenuta in Roma il 29 gennaio 1890.
Bibl.: E. Artom, L'opera politica del senatore I. Artom, Bologna 1906; A. D'Ancona, Ricordi storici del Ris. ital., Firenze 1914; A. Comandini, Il principe Napoleone nel Ris. ital., Bologna 1922.