Artom, Isacco
Uomo politico (Asti 1829 - Roma 1900). Nato da un’importante famiglia israelita, iniziò gli studi giuridici all’università di Pisa e, nel 1848, allo scoppio della prima guerra di indipendenza, si arruolò volontario, appena diciottenne, nel battaglione universitario. Ripresi gli studi presso l’università di Torino, collaborò dal 1850 al 1857, all’«Opinione» e al «Crepuscolo». Nel 1858 fu chiamato da Cavour a far parte della sua segreteria particolare e divenne fedele e intelligente esecutore delle sue direttive. Nel 1859 pubblicò, su mandato dello stesso Cavour, una serie di articoli sulla stampa straniera per preparare l’opinione pubblica europea all’imminente guerra contro l’Austria e, tra il 1860 e il 1861, fu a Parigi dove partecipò attivamente alla discussione diplomatica sulla questione romana. Morto Cavour, fu capo di gabinetto del ministro degli Esteri (1862-64), svolse missioni diplomatiche in diverse capitali europee e, dal 1870 al 1876, fu segretario generale del ministero degli Esteri. La caduta della Destra (1876) coincise con la fine della sua carriera politica proprio quando veniva nominato senatore, in riconoscimento del suo lungo impegno al servizio del paese.