ISACCO Giudeo (Isacco Israelita senior)
In arabo Abū Ya‛qūb Isḥāq ibn Sulaimān al-Isrā'īlī, comunemente noto sotto il nome latino di Isaac Iudaeus, medico di famiglia ebrea d'origine egiziana, nato in Egitto intorno all'850, morto nel 932 o 941 a Tunisi, fu considerato uno dei capiscuola della medicina araba ed ebbe fama di oculista insigne. Visse alla corte del principe aghlabita Ziyādat Allāh in al-Qairawān, poi al servizio del califfo fātimita ‛Ubaid Allāh al-Mahdī (che regnò dal 909 al 934 d. C.). Scrisse in arabo numerose opere di medicina generale che furono molto diffuse fino alla fine del Rinascimento; si occupò anche di filosofia.
La prima edizione del libro De diaetis universalibus et particularibus fu pubblicata nella traduzione latina a Padova da Matteo Cerdoni di Windischgrätz nel 1487. Fra le altre opere sono notevoli quelle intorno all'urina, al polso, agli alimenti, alle febbri. Le opere complete furono pubblicate sotto il titolo Opera Omnia Isaaci, Lione 1515. Va attribuito a questo autore anche un trattatello di consigli ai medici, scritto in ebraico e tradotto in latino col titolo Viaticum, che fu pubblicato in italiano dal Soave (1861) e in tedesco da D. Kaufmann (in Magazin für die Wissenschaft des Judentums, XI, Berlino 1884, pp. 97-112).
Bibl.: G. Sarton, Introduction to the History of Science, I, Baltimora 1927, pp. 639-40 (con amplissima bibliografia).