DUNCAN, Isadora
Danzatrice, nata a San Francisco (California) il 27 maggio 1878, morta tragicamente a Nizza il 14 settembre 1927. Dedicatasi alla danza sin da bambina, non si poté adattare ai sistemi allora in uso; ma le sue innovazioni trovarono scarso favore. Emigrò con la famiglia a Londra, dove il suo nuovo sistema prese una forma ben definita sotto l'influsso delle pitture vascolari greche, che le ispirarono le "danze classiche" fatte di ritmo e atteggiamenti armoniosi. A Londra, Parigi, Budapest, Vienna, Monaco, Berlino, dove danzò le sue nuove danze, riuscì a conquistare vaste simpatie per la sua arte, pur suscitando violente critiche. Nel 1904 fondò una scuola presso Berlino; nel 1914 un'altra a Neuilly-sur-Seine. Aveva sposato E. Gordon Craig, da cui ebbe una figlia nel 1905; ma questa e un suo altro figlio morirono annegati nella Senna nel 1913. Dopo molte peregrinazioni, nel 1920 andò col fratello Raymond ad Atene, per invito di Venizelos; ma alla caduta di questo, il governo li invitò a lasciare la Grecia. Lenin la invitò ad aprire una sua scuola a Mosca, durata dal 1922 al 1928; quivi sposò il "poeta della rivoluzione" Sergei Esenin, che si uccise a Berlino nel 1925. Ritornata in Occidente nel settembre 1924, la sua fama cominciò a impallidire e si trovò in gravi strettezze economiche. Nel 1926-27 scrisse la sua autobiografia (My Life) e The Art of the Dance, pubblicata postuma nel 1928. L'esempio e l'insegnamento di Isadora D. hanno esercitato un profondo influsso sulle varie scuole di danze ritmiche sorte dopo di lei e sui balli russi di Fokin e di Diagilev.
Bibl.: C. Stanislawsky, My Life in Art (trad. dal russo), Londra 1924; W. A. Propert, The Russian Ballet in Western Europe, 1909-1920, Londra 1921.