ISAGORA ('Ισαγόρας, Isagoras)
Ateniese, figlio di Tisandro, visse nella seconda metà del sec. VI. Niente di preciso si sa della sua famiglia, se non che il culto di Zeus Cario era in essa ereditarlo. Emerse come capo d'uno dei partiti nobiliari che si contrastavano in Atene il potere, dopo la caduta della tirannide: avverso ai Pisistratidi, avverso agli Alcmeonidi. Più esattamente, dalla tradizione sappiamo che, caduta la tirannide, vi fu in Atene contesa fra Clistene Alcmeonide e I., che Clistene conseguì vittoria politica e militare, che non ebbe più avversari dopo la cacciata di I. e dei suoi. La vittoria militare di Clistene era stata preceduta dalla vittoria politica, e ne era anzi conseguenza; difatti la resistenza armata a I. e al re Cleomene di Sparta suo alleato fu opposta proprio dalla bulè dei Cinquecento, introdotta da Clistene. La cacciata di I. è dell'anno 507. Di lui, dopo, non sappiamo nulla.
Bibl.: J. Kirchner, Prosopographia Attica, n° 7680; W. Kroll, in Pauly-Wissowa, Real-Encykl., IX, col. 2050, K. J. Beloch, Griech. Geschichte, 2ª ed., II, ii, Strasburgo 1916, pp. 132, 133; G. De Sanctis, Atthis, 2ª ed., Torino 1912; id., in Rivista di filologia, n. s., II (1924), p. 290; P. Zancan, La lotta politica in Atene dal 580 al 480, in Atti della R. Acc. di Padova, XLIV (1928).