BIANCHI, Isidoro
Pittore, nato a Campione nel 1602, morto a Milano nel 1690. Il Lanzi lo definisce il più attaccato alla maniera del Morazzone, suo maestro. E invero, rimasta interrotta la decorazione del castello di Rivoli per la morte del Mazzucchelli, il duca di Savoia scelse il B. a continuarla, e nel 1631 gli diede il titolo di pittore ducale. Si conservano ancora molte sue pitture nelle chiese di Como (in S. Fedele, un Paradiso del 1623) e di Varese (la Risurrezione di Cristo, nel santuario della Madonna del Monte, è spesso citata come il suo capolavoro). Nella chiesetta di Brenzio, pieve di Dongo sul lago di Como, il B. dipinse nel coro un Miracolo di Cristo ed un Miracolo di Mosè e decorò l'abside con un complesso Paradiso, suscitando l'ammirazione dei contemporanei per l'illusione prospettica raggiunta sia con gli accorgimenti compositivi sia col digradare sapiente dei toni.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909.