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ISMĀ‛ĪLIYYAH

di Giuseppe Stefanini - Enciclopedia Italiana (1933)
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ISMĀ‛ĪLIYYAH (A. T., 115)

Giuseppe Stefanini

Città dell'Egitto, posta sulla riva NO. del lago Timsah lungo il Canale di Suez. Importante nodo ferroviario, dista 77 km. da Porto Said, 197 km. da Suez e 82 km. dal Cairo: quest'ultimo tronco attraversa per un tratto il Deserto Arabico e segue il tracciato del canale Ismā‛īliyyah, costruito tra il 1858 e il 1863 per dedurre le acque del Nilo allo scopo di alimentare i centri abitati lungo il Canale di Suez, e irrigare campi e giardini.

Città di creazione tutta moderna, Ismā‛īliyyah ebbe un breve peiodo di grande floridezza durante i lavori per la costruzione del Canale e un momento di splendore nel 1869, in occasione dell'inaugurazione di questo, quando il khedive Ismā‛īl (dal quale ebbe il nome) vi diede sontuosi ricevimenti in un palazzo, che tuttora costituisce il più grandioso edificio della città. Oggi è una tranquilla cittadina, la cui sola importanza consiste nell'essere sede della compagnia del Canale; onde sulla popolazione di circa 7000 ab. una forte percentuale è costituita da impiegati. Circondata in parte d'orti e frutteti, ha belle strade e graziose costruzioni, tra cui le chiese cattolica e ortodossa e la villa già appartenuta a F. de Lesseps. Il giardino pubblico contiene sculture e stele provenienti dalle rovine della biblica Pithom, l'egizia Per-Atoum, posta a circa 30 km. a O. lungo la ferrovia del Cairo.

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