ISOCLINE (dal gr. ἴσος "uguale" e κλίνω "inclino")
Linee che congiungono i punti di uguale inclinazione magnetica. Esistono planisferi e carte speciali in cui sono tracciate tali linee, contraddistinte ciascuna dal valore dell'inclinazione magnetica (+ o boreale, se la punta nord dell'ago si dirige, come da noi, verso il basso, − o australe, se verso l'alto): queste carte, riferendosi a un elemento variabile col tempo, valgono solo per l'epoca cui sono ridotte le misure; tenendo conto della variazione annua, possono però facilmente servire anche per qualche anno intorno a tale epoca.
L'Ammiragliato inglese pubblica, a brevi intervalli, un planisfero con le isocline aggiornate. Le isocline hanno un andamento abbastanza regolare, grosso modo secondo i paralleli; l'inclinazione cresce in valore assoluto dall'equatore verso i poli; le isocline di ±90° si riducono a un punto; questi punti, detti poli magnetici terrestri, si trovano attualmente a 70° 30′ N., 95° 30′ O. (scoperto da sir James Ross nel 1831) e a 72° 25′ S., 154° E. L'isoclina di valore 0, prossima all'equatore terrestre, lungo la quale l'ago d'inclinazione si dispone orizzontale, si dice anche equatore magnetico. In Italia l'inclinazione attualmente è di circa +60°; secondo le ingegnose ricerche del Folgheraiter eseguite su terrecotte dell'epoca preromana e romana, risulterebbe che nei paesi mediterranei l'inclinazione ha assunto in passato valori molto diversi dall'attuale; le misure più recenti fanno ritenere che l'inclinazione varii ora assai poco (+ 0′,3 circa all'anno), dopo aver raggiunto un valore minimo intorno al 1914. I valori anormali dell'inclinazione che s'incontrano in alcune località delle nostre latitudini sono direttamente connessi con l'esistenza di materiali magnetici nel sottosuolo.