ISOGONE (dal gr. ἴσος "uguale" e γωνία "angoli")
Sono linee che congiungono i punti della terra che hanno uguale declinazione magnetica. Esistono planisferi e carte speciali in cui sono tracciate tali linee, contraddistinte ciascuna dal valore della declinazione magnetica dei luoghi da essa toccati: queste carte valgono per una determinata epoca (espressa ordinariamente in anni e decimi di anno), ma possono facilmente servire, tenendo conto della variazione annua della declinazione, anche per un certo numero di anni intorno all'epoca assegnata.
La prima carta delle isogone fu costruita da E. Halley nel 1701 utilizzando probabilmente, oltre alle osservazioni sue proprie, quelle raccolte da A. Kircher (Magnes, Roma 1641) dalle osservazioni eseguite nel '600 da numerosi gesuiti italiani nelle Indie e nell'Asia orientale. L'Ammiragliato inglese e l'Ufficio idrografico degli Stati Uniti pubblicano attualmente, a intervalli di pochi anni, il planisfero con le isogone, tenendo conto delle ultime misure effettuate: le singole nazioni costruiscono e tengono al corrente le proprie carte speciali. Le attuali carte per l'Italia sono un'estrapolazione (effettuata in base alla variazione annua desunta da misure ripetute in molti luoghi e specialmente frequenti a Terracina) delle carte al 1890,0 che risultarono dai rilievi magnetici di C. Chistoni e L. Palazzo per la penisola e la Sicilia e di quelle al 1892,0 per la Sardegna (Annali dell'uff. centrale di Meteorologia, 1893-1909). L. Palazzo tracciò inoltre le isogone del Benadir (1910,0) (Monogr. e Rapp. Coloniali, n. 17, Roma 1912), dell'Eritrea (1913,5) (Annali U. C. M., 1913) e dell'Oltregiuba italiano (1926,0) (Min. delle colonie, Serv. Cartografico, 1929, n. 692).
Le isogone in Italia hanno all'ingrosso l'andamento dei meridiani; attualmente (1930) l'Italia si trova compresa tra l'isogona di 8° O. circa, in Liguria, e di 3° circa, in Puglia; la declinazione varia in Italia presentemente di circa 10′ all'anno verso E., sicché può presumersi che verso il 1953 l'isogona di valore zero (agona) che separa le regioni a declinazione occidentale da quelle a declinazione orientale passi sull'Italia (per Terracina). Considerate nel loro insieme le isogone (eccettuate quelle che si chiudono intorno a un'ovale in Siberia e nel Pacifico) confluiscono tutte sia nei poli magnetici (ove si annulla la componente orizzontale che dirige l'ago magnetico; 70° 30′ N., 95° 30′ O., Amundsen 1903; e 75° 25′ S., 154° 00′ E., 2ª spedizione antartica inglese 1909) sia nei poli geografici (ove passano tutti i meridiani e quindi la declinazione ha tutti i valori possibili: i poli geografici appartengono pertanto a tutte le isogone). Fu tentata la costruzione di carte per diverse epoche storiche.
Bibl.: Un'esposizione storico-critica della cartografia magnetica in G. Hellmann, in Abhandlungen des k. preuss. meteorologischen Instituts, III (1909); per la storia della cartografia magnetica italiana si veda: L. Palazzo, in Atti del Congr. Int. di Scienze storiche in Roma 1903, vol. X, 1904.