MARSHALL, Isole.
– Demografia e geografia economica. Storia
Demografia e geografia economica di Silvia Lilli. – Stato insulare del l’Oceania, nel Pacifico centro-occidentale. Al censimento del 2011 la popolazione risultava di 53.158 ab., per più della metà risiedente nella capitale, Majuro; nel 2014, secondo una stima UNDESA (United Nations Department of Economic and Social Affairs), era di 52.772 abitanti. L’economia del Paese è fortemente dipendente dagli aiuti esteri (41,8% del PIL nel 2012), particolarmente dagli Stati Uniti, come previsto dal Compact of free association per il periodo 2004-24. L’accesso ai servizi sanitari è garantito solo per l’84% della popolazione urbana e per il 55,5% di quella rurale; la disoccupazione, nel 2006, era del 36%.
Storia di Ilenia Rossini. – A cavallo del primo decennio del 21° sec., le M. continuarono a fronteggiare l’assenza di una politica nazionale di ampio respiro, la limitata crescita economica, il deterioramento dei rapporti con gli Stati Uniti, contrari a soddisfare le richieste di ulteriori risarcimenti per i test nucleari del 1946-58.
Nel 2007, le M. si impegnarono a garantire una maggiore trasparenza in ambito bancario e furono depennate dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) dall’elenco dei paradisi fiscali non collaborativi. Nello stesso anno, le elezioni furono vinte dalla coalizione di partiti Aelon Kein Ad (Le nostre isole, AKA), rappresentante degli interessi dei proprietari delle terre degli atolli, che contestavano l’uso statunitense della base missilistica di Kwajalein.
Nel gennaio 2008 fu eletto presidente il capo tribale Litokwa Tomeing che, duramente contestato in Parlamento per la sua gestione delle dispute con gli Stati Uniti, fu costretto a dimettersi nell’ottobre 2009. Sostituito inizialmente da Jurelang Zedkaia, nel 2012 fu poi nominato presidente della Repubblica Christopher J. Loeak. Denunciando una presunta violazione degli obblighi internazionali sulla cessazione della corsa agli armamenti nucleari e sul disarmo nucleare, nell’aprile 2014 le M. citarono in giudizio dinanzi alla Corte internazionale di giustizia nove Paesi: Cina, Repubblica Democratica Popolare di Corea, Francia, India, Israele, Pakistan, Regno Unito, Russia e Stati Uniti. Tra questi, solo India, Pakistan e Regno Unito hanno riconosciuto la giurisdizione obbligatoria della Corte su questioni giuridiche che li riguardino.