SULU, Isole (o Jolo; A. T., 95-96)
L'arcipelago delle Isole Sulu, che politicamente fa parte delle Filippine, si stende fra l'estremità NE. di Borneo e la penisola sud-occidentale di Mindanao, ed è formato di tre isole maggiori, Basilan a nord, Sulu o Jolo al centro e Tawitawi a sud, e di un numero grandissimo di isole minori variamente raggruppate (Sibutu, Tapul, Pangutaran, ecc.). Sono, tra grandi e piccole, 394 isole, molte delle quali disabitate e senza nome: la superficie è di 3697 kmq. e la popolazione di circa 176.000 anime, compresi gl'indigeni semi-indipendenti dell'interno.
Si tratta di isole di formazione vulcanica, con coni vulcanici, in maggioranza estinti, che si sollevano fino a 900 m. s. m., circondati da cimose costiere, abbastanza ampie, di natura corallina: alcune delle isole anzi, come gli atolli di Sibutu, sono completamente coralline. Da nord a sud ricordiamo il gruppo Basilan, con il centro di Isabela nell'isola maggiore, unito amministrativamente al distretto di Zamboanga (Mindanao). Basilan è montuosa ed è in gran parte occupata da foreste, ma vi sono state introdotte coltivazioni di cacao, di canna da zucchero, di cotone e di cocchi specialmente lungo le coste, sulle quali si esercita anche la pesca delle perle: notevole l'allevamento dei bovini. Segue il gruppo di Sulu con la grande isola di questo nome formata di due massicci vulcanici uniti da un istmo corallino: il monte Bahu raggiunge 843 m. s. m. Le parti montuose sono occupate da foreste che arrivano anche alla costa e da savane coperte da erbe alang-alang: anche qui però si pratica con buoni risultati la coltivazione del riso, della canna da zucchero e della palma del cocco, che insieme con l'allevamento del bestiame forniscono una discreta esportazione. S'incontra poi il gruppo delle Tapul, una ventina di piccole isole, e più ad ovest il gruppo delle Pangutaran, molto popolose. I due gruppi meridionali, delle Tawitawi montuose e debolmente abitate e delle Sibutu, quasi del tutto coralline, hanno scarsa importanza: la popolazione si dedica particolarmente alla pesca delle perle.
In complesso il clima, data la posizione delle isole tra il Mare di Sulu e quello di Celebes, è umido e caldo durante tutto l'anno, e vi è diffuso il paludismo. Territorio di passaggio tra Borneo e le Filippine, tanto la flora quanto la fauna denunziano questa condizione, prevalendo i tipi di Borneo nei gruppi meridionali e quelli delle Filippine nella parte settentrionale.
La popolazione è formata di due elementi principali, cioè degli Indonesiani dell'interno (Samales di Basilan e Quimpanos di Sulu) e dei "Mori", meticci arabo-malesi sulle coste. Si aggiungono anche un certo numero di Visayas e di Cinesi. Ma il nucleo maggiore è quello dei Mori, così chiamati dagli Spagnoli perché fanatici musulmani, i quali per lungo tempo con le loro imprese piratesche furono il terrore dei mari orientali. Essi hanno a Sulu il loro centro politico, religioso e commerciale, e ancora adesso il sultano conserva una notevole autonomia. La città di Sulu o Jolo, sulla costa nord-orientale dell'isola maggiore, presenta un aspetto moderno e grazioso.