• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ISOPODI

di Beatrice Torelli - Enciclopedia Italiana (1933)
  • Condividi

ISOPODI (dal gr. ἴσος "eguale" e ποῦς, ποδός "piede")

Beatrice Torelli

Ordine di Crostacei (v.) affine a quello degli Anfipodi (v.) con i quali si riuniscono nel gruppo degli Artrostachi o Edrioftalmi, ma se ne distinguono a prima vista per la forma, in genere compressa dorsoventralmente. Il nome indicherebbe un'eguaglianza nella struttura dei piedi che in realtà si riscontra solo negl'Isopodi terrestri. Il corpo è a simmetria bilaterale, segmentato (con eccezione di alcuni parassiti) e distinto in tre regioni: capo, mesosoma e metasoma. Col capo è completamente fuso un segmento toracico e su esso si trovano gli occhi, se esistono, le antenne e le parti boccali. Le antenne, due paia, sono organi di senso; le parti boccali constano di un labbro superiore, sorta di lamina sporgente sull'apertura orale, di due mandibole robuste e calcificate, un primo e secondo paio di mascelle, un paio di maxillipedi a vòlta espansi sui precedenti pezzi. Il mesosoma resta così tipicamente costituito di sette segmenti abbastanza uniformi; ma si possono riscontrare fusioni più o meno complete di segmenti tra di loro o col capo, differenziamenti o scomparsa di alcuni segmenti. Ciascuno di essi porta un paio di pereiopodi o piedi locomotori, e i primi cinque, nelle femmine, le lamine incubatrici che costituiscono il cosiddetto marsupio (v. crostacei). Di solito ai lati di ogni segmento si saldano le lamine coxali, che sono deformazioni del primo articolo delle zampe. Queste sono quindi sette paia, tranne che negli Gnatidi e in qualche altra specie in cui manca l'ultimo paio. In quasi tutti gl'Isopodi marini uno o più paia anteriori di piedi si differenziano dagli altri per divenire prensili, più piccoli e rivolti in avanti, o come negli Gnatidi sono opercolari e si stendono sulla superficie ventrale del capo.

Il metasoma non si differenzia, come negli Anfipodi, dall'urosoma, e consta di sei segmenti: cinque corti e uno grande che comprende il telson. Ma anche qui si possono contare casi di fusioni più o meno complete, sino a quello di un addome di un sol pezzo. Le appendici dei primi cinque segmenti sono i pleopodi o piedi nuotatori, organi che sono inoltre adatti, tutti o in parte, alla funzione respiratoria. Risultano formati in generale di un segmento basale e di due rami laminari. Nel maschio di quasi tutte le specie il secondo paio di pleopodi porta dal lato interno un'appendice stiliforme (appendix masculina). Con l'ultimo segmento si articolano gli uropodi di forma e posizione variabilissima: sottili o foliacei, terminali, laterali o ventrali.

Gl'Isopodi sono quasi tutti a sessi distinti e anche con forte dimorfismo sessuale; ermafroditismo proterandro si riscontra in alcune specie parassite di Cimotoidi. Gli embrioni si sviluppano nel marsupio delle femmine e le larve vengono fuori con aspetto abbastanza simile a quello degli adulti.

Hanno dimensioni variabilissime, da 2 a 270 mm. di lunghezza, la massima riscontrata nel Bathynomus giganteus del golfo del Messico.

Gl'Isopodi abitano tutti gli ambienti biologici. In grande maggioranza sono marini: si trovano nel plancton come nel benthos, a grandi e piccole profondità, tra le alghe liberamente natanti o sotto gli scogli o associati ad altri animali. Molluschi, crostacei e pesci formano il loro nutrimento. Le specie di cui meglio si conosce la biologia sono quelle che distruggono il legno e le parassite.

Gli Oniscidi sono terrestri: la sola Ligia s'incontra lungo le coste; per lo più si trovano nei giardini e nelle serre, sotto pietre, pezzi di legno, nei crepacci dei muri, tra il muschio o sotto la scorza degli alberi, e alcune specie sono cavernicole.

Vi sono infine Isopodi d'acqua dolce.

Gl'Isopodi si distinguono in otto sottordini: 1. Gnatidi (forme anomale per avere il torace ridotto a cinque segmenti e cinque paia di piedi locomotori. Uropodi laterali. Le larve sono ectoparassite di pesci dai quali succhiano sangue o linfa senza però provocare gravi danni); 2. Anturidi (subcilindrici con telson distinto, che con gli uropodi forma il ventaglio codale. Primo paio di pereiopodi prensile e primo paio di pleopodi in forma di opercolo. Vivono sul fondo marino nel fango); 3. Aselloti (hanno i segmenti addominali e il telson concresciuti in un unico pezzo. Coxopoditi non modificati in lamine coxali. Uropodi subterminali e stiliformi. Molti sono di acque dolci), 4. Valviferi (con segmenti addominali più o meno coalescenti. Uropodi ventrali formanti un opercolo bivalve sui pleopodi); 5. Flabelliferi (segmenti addominali più o meno coalescenti, uropodi laterali lamellari formanti con l'ultimo segmento dell'addome un ampio ventaglio codale. Sottordine molto vasto e vario, comprende anche specie parassite; v. aega; cimotoidi); 6. Epicaridi (parassiti di Crostacei. Le femmine adulte sono fortemente asimmetriche, a volte senza traccia di segmentazione e senza zampe. Uropodi, se esistono, non bipartiti); 7. Oniscidi (segmenti addominali raramente coalescenti. Le lamine coxali non si distinguono dal torace, pereiopodi uniformi, uropodi terminali e stiliformi. Sono tutti terrestri); 8. Freatoicidi (hanno la struttura anatomica degl'Isopodi, ma somigliano agli Anfipodi perché compressi lateralmente e perché le prime tre paia di pereiopodi sono subchelati. Coxopoditi non modificati, uropodi laterali e stiliformi. Comprendono poche specie australiane).

V. tav. a colori.

Vedi anche
benthos (o bentos) Il complesso degli organismi acquatici che per un periodo continuato o per tutta la vita si mantengono in relazione con il fondo marino. Le biocenosi bentoniche dipendono dalla natura del fondo, dal substrato vegetale e da svariati fattori ambientali, chimici e fisici. 1. Criteri di classificazione La ... parassita biologia Animale o vegetale il cui metabolismo dipende, per tutto o parte del ciclo vitale, da un altro organismo vivente, detto ospite, con il quale è associato più o meno intimamente, e sul quale ha effetti dannosi. 1. Caratteri generali Nel parassitismo si realizza una condizione di simbiosi ... Peracaridi Superordine di Crostacei Malacostraci Eumalacostraci, riunisce gli ordini Anfipodi, Cumacei, Isopodi, Lofogastridi, Mictacei, Misidacei, Speleogrifacei, Tanaidacei e Termosbenacei. Hanno primo segmento toracico fuso col capo e almeno 4 segmenti toracici liberi dal carapace, quando questo è presente; ... Crostacei Classe (subphylum per alcuni autori) di Artropodi, a respirazione branchiale o tegumentale, con due paia di antenne e vario numero di appendici articolate, tipicamente bifide. Presentano un esoscheletro chitinoso, spesso calcificato e vivacemente colorato, suddiviso in un numero vario di segmenti articolati, ...
Altri risultati per ISOPODI
  • Isopodi
    Enciclopedia on line
    Ordine di Crostacei Malacostraci Peracaridei, comprendente oltre 10.000 specie. Hanno corpo compresso dorsoventralmente, di dimensioni variabili da 2 a 270 mm di lunghezza, distinto in tre regioni: capo, mesosoma e metasoma. Il capo è provvisto di occhi, due paia di antenne e un paio di piedi mascellari; ...
Vocabolario
iṡòpodi
isopodi iṡòpodi s. m. pl. [lat. scient. Isopoda, comp. di iso- e gr. πούς ποδός «piede» (v. -pode)]. – In zoologia, ordine di crostacei malacostraci, a sessi separati, spesso con profondo dimorfismo sessuale (raramente ermafroditi, talvolta...
onisco
onisco s. m. [dal gr. ὀνίσκος «millepiedi»] (pl. -chi). – In zoologia, nome con cui vengono genericam. indicate le diverse specie di crostacei isopodi oniscidei.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali