Isotta
La protagonista femminile del romanzo di Tristano (v.) è citata una volta in Fiore CXLIV 7 La Vecchia che l'avea presa en sua guarda, / le giura e dice: " Per lo Dio sovrano, / ch'unquanche Isotta, l'amica Tristano /... Come tu se', figliuola mia, gentile ". Nonostante la lacuna al v. 8, appare evidente che I. viene citata come paradigma di bellezza femminile, che sarebbe superato da Bellaccoglienza.
Il paragone non figura nel brano corrispondente del Roman de la Rose (cfr. 12730-32 " E la vieille li rit e jute / S'ame, son cors, ses os, sa pel, / Q' onc ne li sist si bien chapel "), ma era diffuso nella lirica amorosa (cfr. Notaro Madonna mia a voi mando 45-46 " Più bella mi parete / ca Isolda la bronda "; Dante da Maiano Rosa e giglio 13-14 " nulla bellezza in voi è mancata; / Isotta ne passate e Blanziflore "; Chiaro Lo disioso core 5-8).