ISPANO-AMERICANISMO
. È un movimento che si va delineando da qualche tempo in Spagna e anche, ma più vagamente, negli stati spagnoli dell'America. Esso tende a riavvicinare appunto la Spagna a questi stati, e trae origine e alimento da due fatti: 1. dalla perdita, da parte della Spagna, di tutte le colonie americane, che seguì la guerra con gli Stati Uniti (1898) e che esclude in essa ogni velleità di riconquista; 2. dalla politica invadente fatta dagli Stati Uniti verso il Messico e gli stati spagnoli dell'America Centrale.
Sotto quest'ultimo punto di vista, l'ispano-americanismo appare come antidoto del panamericanismo: mira, cioè, a rafforzare la resistenza degli stati spagnoli alla penetrazione economica e politica degli Stati Uniti. Che il panamericanismo, quale è stato finora praticato dal governo di Washington, abbia provocato malcontento e sospetto in molti altri stati americani è incontestabile e ciò è apparso anche durante la conferenza dell'Avana del 1928. Ma, d'altra parte, non si vede bene su quale terreno pratico potrebbe basarsi l'ispano-americanismo. Un arguto scrittore spagnolo (Gómez de Baquero) ha detto che questo "si rivela come un sentimento di solidarietà e di affinità, come un desiderio di una volontà iniziale di cooperazione - un sentimento, che potrebbe chiamarsi supernazionale". La lingua, la letteratura, la cultura comune sono però oggi il solo vincolo concreto fra la Spagna e i popoli spagnoli dell'America, ma anche essi sono minacciati. Lo scarso interesse che gli stati spagnoli dell'America hanno mostrato nella Società delle Nazioni per le candidature al Consiglio della Spagna e del Brasile è anche un sintomo di ciò. Per contro, manca all'ispano-americanismo qualsiasi base economica, mentre gli Stati Uniti hanno, da questo punto di vista, mezzi imponenti per estendere la loro influenza su tutto il nuovo mondo e ne sanno largamente profittare. Come manifestazione dell'ispano-americanismo si può considerare l'esposizione di Siviglia del 1929, ma essa aveva soprattutto carattere storico, in quanto riuniva tutte le vestigia della civilizzazione spagnola in America; e ad essa parteciparono anche gli Stati Uniti per le regioni del loro territorio che in passato avevano appartenuto alla Spagna.
Una forma analoga, ma più lata, dell'ispano-americanismo è l'ibero-americanismo, il quale dovrebbe tendere al riavvicinamento dei due stati iberici (Spagna e Portogallo) con quelli americani che furono colonizzati da essi. Tale movimento è però ancor più nebuloso, in quanto i due stati iberici, nonostante la loro contiguità geografica e una unione politica che fu del resto di assai breve durata, sono diversissimi fra loro (v. americanismo).
Bibl.: G. Latorre Setién, El panamericanismo y el porvenir de la América española, Madrid 1924; E. Zurano Múñoz, Alianza hisp.-amer., Madrid 1926; L. Araquistain, La agonia antillana. El imperial. yanqui en el Mar Caribe, Madrid 1928; E. Gómez de Baquero, Nacionalismo e hispanismo, Madrid 1928.