ISPERIH (o Asparuh)
Uno dei cinque figli del khan Kurt (noto soprattutto sotto il nome inesatto di Kubrat). - Stabilitosi in Bessarabia alla morte di quest'ultimo (verso il 668-678), con l'autorizzazione dell'imperatore Costanzo II, intraprese di lì delle razzie periodiche nalla Mesia e anche nella Tracia, e si dichiarò capo indipendente della Dobrugia, rifiutando di riconoscere il potere imperiale e provocando così la spedizione punitiva dell'imperatore di Bisanzio Costantino IV (679). Ma la spedizione fallì e I. approfittò di quell'occasione per occupare la riva destra del Danubio e scendere fino a Varna e ai monti Haemus. Il campo fortificato di Pliska diventò la capitale dell'orda, gli Unnugundur-Bulgar, dalla quale poi è derivato lo stato bulgaro. Bisanzio assegnò a I. un tributo annuo allo scopo di difendere la Tracia dalle incursioni delle sue orde; ma l'imperatore Giustiniano II si rifiutò di pagarlo. Un primo attacco di I. contro l'imperatore fallì; ma quando Giustiniano ritornò da una spedizione contro gli Slavi, fu assalito ancora da I. e sconfitto (687). I. consolidò allora il suo stato sottomettendo le sette tribù slave della Mesia; i confini della Bulgaria toccarono così a O. il fiume Osm, estendendosi, nominalmente, fino alla regione abitata dagli Avari. A ragione I. è considerato come il fondatore dello stato bulgaro. Egli mori verso l'anno 700.
Bibl.: P. Hilendarskij, Istorija slavjano-bălgarskaja, ult. ed., Sofia 1924; K. Jireček, Geschichte der Bulgaren, Praga 1876; J. Sakazov, Băgareite v svojata istorija, Sofia 1922.