MECKENEM, Israhel van
Incisori da Meckenheim, presso Bonn. Padre e figlio, di uguale nome, operarono nella seconda metà del sec. XV. Il primo può venire identificato con il "maestro della Passione" di Berlino; a lui appartengono le più antiche incisioni d'ornati, da cui si rileva che egli prima era stato orefice. Il figlio, educato nella bottega del padre, entrò nella bottega del maestro noto sotto la sigla E.S. e ne copiò quasi l'intera opera. Nel 1470 era a Bamberga, risiedette poi a Kleve e in ultimo a Bocholt. Morì nel 1503. Ebbe più che altro importanza per la straordinaria diffusione che diede a ogni specie di modelli, copiandoli in parte poco scrupolosamente. Notevole un'incisione (circa il 1490) con l'autoritratto insieme con la moglie, e una serie di 26 incisioni con scene di vita profana.
Bibl.: M. Geisberg, Des Meister der Berliner Passion u. I. v. M., Strasburgo 1903; id., Verzeichnis der Kupferstiche I. v. M., Strasburgo 1905; A. Warburg, I. v. M., Bonn 1930; M. Geisberg, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930 (con bibl.).