ISSACHAR (ebr. Yissāskhār, mutato dal "qerē perpetuo" in Yissākhār; gr. 'Ισσάχαρ[ις]; Vulgata Issachar)
Nome di uno dei figli di Giacobbe, ossia Israele, e quindi della tribù discendente da lui. Era il nono dei figli di Giacobbe, che lo ebbe da Lia come quinto figlio di costei; il suo nome, secondo l'interpretazione data in Genesi, XXX, 18, significherebbe "colui ch'è acquistato a mercede" (ovvero, secondo il kethibh, "c'è una mercede"). Nulla si sa del personaggio, di cui sono appena menzionati quattro figli (Gen., XLVI, 13) all'epoca in cui Giacobbe scese in Egitto.
La tribù di I., appartenente al regno settentrionale ossia d'Israele, era stanziata tra la Samaria a sud e la Galilea a nord, con limiti tuttavia non ben precisati (Giosuè, XIX, 17-23; cfr. Deuteron., XXXIII, 18-19). Si può ritenere che il centro della tribù fosse nella valle di Esdrelon, a sud-est del Carmelo, con un limite meridionale che andava da Beth-san (Scitopoli) a Megiddo (Mageddo), e un termine settentrionale che partiva dall'estremità inferiore del lago di Gennesaret e si dirigeva verso il Mediterraneo un po' sotto al Carmelo; non sembra tuttavia che giungesse fino al mare. In quella fertile regione i membri di questa tribù condussero una vita agricola ordinariamente agiata (Genesi, XLIX, 14-15); perciò anche furono alieni da intensi moti politici, né ebbero parte primaria nella storia della nazione (v. ebrei).