ISSOIRE (A. T., 35-36)
Città della Francia nel dipartimento del Puy-de-Dôme, con 6037 ab. nel 1926. Costruita alla confluenza dei fiumi Couze e Allier, nella parte più fertile della Limagne, della quale è, si può dire, la capitale, Issoire fin dalla più remota antichità è stata una città di una certa importanza.
Per la sua situazione è attualmente una ricca città di commercio, con fabbriche importanti di olio di noce, di macchine aratrici e di caldaie. Le fiere d'Issoire godono di una grande rinomanza.
Durante l'occupazione romana erano celebri i suoi templi e le sue scuole, ma ebbe molto a soffrire dall'invasione dei Vandali che la rovinarono completamente. Risorta a nuova vita nel sec. XIII, durante le guerre religiose fu occupata nel 1573 dai protestanti comandati dal capitano Mathieu Merle, e dopo un lungo assedio e una vigorosa resistenza fu ripresa nel 1577 dai duchi d'Angiò e di Guisa, che la misero a ferro e fuoco. Nel 1589 essa cadde ancora una volta nelle mani delle truppe della Lega, ma nel 1590 le truppe reali la ripresero di nuovo.
L'intensa vita municipale di Issoire è testimoniata dalla raccolta delle sue "consuetudini", confermate da molti re a incominciare da Filippo l'Ardito (1281) fino a Enrico III (1577).
L'unico edifizio che merita d'essere segnalato in questa città è la basilica di S. Paolo, magnifico monumento dei secoli X e XI, che una volta faceva parte di una abbazia benedettina, e che deve essere considerata, dopo Notre-Dame du Port di Clermont-Ferrand, come il più notevole campione dell'arte romana nell'Auvergne. Sono ammirevoli i suoi capitelli, ed è notevole anche uno zodiaco molto antico, scolpito sui muri esterni della sua abside. Sotto quest'edifizio si stende una vasta cripta che finisce in una cappella quadrata. È luogo di nascita del cancelliere Duprat.
Bibl.: A. Longy, Hist. de la ville d'I., Clermont-Ferrand 1890.