ISSOIRE
(lat. Isiodorum)
Cittadina dell'Alvernia, nella Francia centrale (dip. Puy-de-Dôme).In epoca romana I. fu un importante insediamento posto lungo la strada che attraversava la regione da N a S; in epoca merovingia fu vicus e capoluogo di una parrocchia.Sul sito dell'antica chiesa parrocchiale di Saint-Paul, che ospitava la tomba di s. Austremonio, apostolo dell'Alvernia, il cui culto fu riportato in auge nei secc. 6° e 7°, sorse l'abbazia dedicata al santo, fondata forse già nel corso del sec. 7° e comunque certamente prima del 9°-10° secolo. Poiché il corpo di s. Austremonio venne dapprima trasferito a Volvic (sec. 7°) e poi a Mozat (848), i monaci si procurarono, al più tardi nel sec. 11°, una nuova reliquia ritenuta la testa del santo.I conti di Alvernia erano a quell'epoca i signori di I. e, alla fine del sec. 11°, unificarono temporaneamente il monastero con quello di Charroux (Poitou). Ridivenuta indipendente, l'abbazia trasse profitto dai disordini che precedettero la conquista dell'Alvernia da parte di Filippo II Augusto, che cercò di imporre la propria autorità alla città al posto di quella dei conti.L'abbazia era protetta da una cinta muraria, all'interno della quale sorgevano un castello e la chiesa monastica, ricostruita nel 12° secolo. L'agglomerato esterno era composto di due sobborghi, uno attorno alla chiesa parrocchiale di Saint-Avit, l'altro intorno a un mercato. La comunità cittadina si affermò nei secc. 13° e 14° e ottenne vari benefici, tra cui un diritto di sigillo e un consolato. La piccola chiesa di Saint-Paul, posta all'interno del recinto monastico, a E della chiesa di Saint-Austremoine, e oggi distrutta, fu in questa occasione destinata alle funzioni parrocchiali e ingrandita dagli abitanti (1340). Prima della fine del Medioevo venne eretta una nuova cinta muraria destinata a proteggere l'intero agglomerato, compreso tra le tredici città principali della Bassa Alvernia.La chiesa di Saint-Austremoine, la cui costruzione viene fatta risalire al sec. 12°, è la più grande delle chiese romaniche dell'Alvernia ed è costituita da un corpo longitudinale a tre navate voltate a botte con matronei, transetto sporgente con absidi orientali, coro - eretto al di sopra di una cripta dall'identico sviluppo planimetrico - con ambulacro e cinque cappelle radiali; la cappella assiale si conclude con una terminazione rettilinea che contrasta con quella delle absidi, ma che ben si accorda con la sagoma del transetto. L'edificio presenta una notevole articolazione - ben osservabile sul lato orientale - anche in altezza, culminando nella torre sul transetto, che fu rinnovata però nel 1847; la decorazione della muratura esterna della chiesa è sia a mosaico lapideo, tipico delle costruzioni alverniati, sia a rilievi: notevoli quelli con i segni dello zodiaco posti al di sopra delle finestre delle cappelle e le due lastre con Storie di Abramo inserite nel muro di testata del braccio settentrionale del transetto.
Bibl.: P.F. Fournier, Issoire. Esquisse historique, Issoire 1936; B. Craplet, L'Auvergne romane (La nuit des temps, 2), La Pierre-qui-Vire 1955 (1972⁴, pp. 94-100); G. Fournier, Le peuplement rural en Basse Auvergne durant le haut Moyen Age, Paris 1962, pp. 145-154; P.F. Fournier, Saint Austremoine, premier évêque de Clermont: son épiscopat, ses reliques, ses légendes, Bulletin historique et scientifique de l'Auvergne 89, 1979, pp. 417-471; B. Sauget, J.M. Sauget, L'abbaye Saint-Austremoine d'Issoire (Guides archéologiques de l'Auvergne), Clermont 1989.G. Fournier